martedì 31 dicembre 2013

L'#EPIFANIA



Il Mago dice che:


Nella notte tra il 5 e il 6 Gennaio , Madre Natura esausta per l'energia spesa durante l'anno , si trasfomava in una buona vecchietta, che dopo avere consegnato i doni simbolici per la nuova semina , era pronta a farsi bruciare per fare rinascere dalle proprie ceneri, una nuova luna rappresentata da una nuova natura.
Questa interpretazione coincide con il fatto che dopo le feste di Natale e Capodanno finivano le riserve di cibo e restavano solo i frutti di stagione, arance , mandarini, castagne secche ,fichi , noci, con i quali si facevano anche dei dolcetti.
Anche il carbone , assieme alla cenere era simbolo di un focolare ormai ridotto al lumicino e quindi esprimeva negatività. 

Il termine epifania deriva dal greco ἐπιφάνεια, epifaneia, che significa manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina, e dal verbo ἐπιφάινω, epifaino, appaio. Nella forma 'Eπιφάνια (San Giovanni Crisostomo) assume la valenza di "Natività di Cristo", oltre che di "Epifania" come noi la intendiamo. Esiste anche l'aggettivo epifanico.

Nel linguaggio moderno  Epifania sta ad indicare l'Epifania del Signore, una festa cristiana che cade il 6 gennaio, cioè dodici giorni dopo il Natale. Con la Pasqua, l'Ascensione, la Pentecoste ed il Natale, quella dell'Epifania costituisce una delle massime solennità che la Chiesa celebra.



Cenni storici dell'Epifania

Il termine ἐπιφάνεια veniva utilizzato dai greci per indicare l'azione o la manifestazione di una divinità (mediante miracoli, visioni, segni, ecc.).

Nel III secolo i cristiani iniziarono a commemorare, con il termine Epifania, le manifestazioni divine (come i miracoli, i segni, le visioni, ecc.) di Gesù. In particolare, tra queste manifestazioni si sono evidenziate: l'adorazione da parte dei Re Magi, il battesimo di Gesù ed il primo miracolo avvenuto a Cana. Oggigiorno con questo termine si intende, invece, la prima manifestazione pubblica della divinità, con la visita dei Magi.
Nel mondo ortodosso, alcuni usano il termine Epifania per indicare la festa che cade sempre il 6 gennaio (o tredici giorni più tardi nelle Chiese che seguono il calendario giuliano) e viene più correntemente chiamata Teofania. In questo giorno viene celebrato il battesimo di Gesù nel Giordano, mentre la visita dei Magi, commemorata dai Cattolici di rito latino e da altre Chiese occidentali in una festa a sé, nelle chiese di rito bizantino viene celebrata il giorno stesso del Natale.


Epifanio ci racconta il Battesimo di Gesù come la manifestazione della sua divinità:

« [...] Quando tutto il popolo si fu battezzato, venne anche Gesù e fu battezzato da Giovanni. E allorché uscì dall'acqua, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito Santo in forma di colomba che discendeva e penetrava in lui. E dai cieli venne una voce che disse: Tu sei il mio figlio diretto: in te mi sono compiaciuto. E poi ancora: Io oggi ti ho generato. E in quel momento una gran luce illuminò tutto il luogo. Vedendolo Giovanni gli disse: Tu chi sei? E di nuovo una luce dal cielo a lui: Questo è il mio figlio diletto in cui mi sono compiaciuto. Allora Giovanni gettandosi ai suoi piedi disse: Ti prego Signore, battezzami tu! Ma egli vi si oppose, dicendo: Lascia, perché così conviene si adempiscano le cose »

(Epifanio, Haer. XXX 13,7)


Riguardo la nascita di Gesù il testo dei Vangeli, come quello di tutte le altre opere di scrittori antichi, è il risultato di un lavoro storico, filologico e dottrinale che richiede delle scelte tra alternative differenti. Ad esempio Epifanio cita un passo del vangelo di Luca 3,22 diverso da quello riportato dalle attuali traduzioni della Bibbia; questa discrepanza è presente in vari codici, tra cui il codice Bezæ: le parole di Dio sono rese σὺ εἶ ὁ υἱὸς μου ὁ ἀγαπητὸς, εγὼ σήμερον γεγέννεκα σε (su ei huios mou ho agapetos, ego semeron gegenneka se, Tu sei il mio figlio prediletto, in questo giorno ti ho generato) al posto di ἐν σοὶ εὐδόκησα (en soi eudokesa, in te mi sono compiaciuto)[3].
I Magi sono stati interpretati come Re Magi per l'influsso di Isaia 60,3, e sono stati attribuiti loro i loro nomi di Melchiorre (semitico), Gaspare (camitico) e Baldassarre (giapetico).
Secondo il Vangelo di Matteo (2,2) i Magi (non precisati nel numero), guidati in Giudea da una stella (αστερα, da ἀστήρ, stella od astro), portano in dono a Gesù bambino, riconosciuto come "re dei Giudei" (Mt 2,2: βασιλευς των ιουδαιων), oro (omaggio alla sua regalità), incenso (omaggio alla sua divinità) e mirra (anticipazione della sua futura sofferenza redentrice) e lo adorano.
Con l'Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne, l'offerta di doni altamente significativi e l'adorazione dei magi, autorevoli esponenti di un popolo totalmente estraneo al mondo ebraico e mediterraneo. Avvenimento di fondamentale importanza per la tradizione cristiana, che ha trovato riscontro in numerosissime opere d'arte.
Nelle chiese cristiane ortodosse(che seguono il calendario giuliano), il 7 gennaio si celebra la Nascita di Gesù, a causa di una differenza di tredici giorni fra calendario gregoriano, in uso in occidente dal 1582, e il calendario giuliano precedente, ancora in uso in certe chiese ortodosse.






LA CALZA 

Basta una calza per racchiudere in sè tutta l'emozione dell'evento , ma deve essere una calza vera, vecchia ,rattoppata e grande come l'immagine della Bevana che si forma nella mente del bambino.
L'ideale è appenderla al camino , ma in mancanza , fa suggestione mettere la calza su una finestra socchiusa.


Cosa mettere nella calza?

Dolci che sanno di antico , un pugno di castagne secche,torroni , un mandarino,un giocattolo di legno o qualcosa da comporre e lavorarci cn attrezzi di uso quotidiano . Dopo tutti i festeggiamenti di natale basta e  avanza...


E il carbone?

Un pezzettino mischiato con la cenere di cui avrete lasciato traccia sul pavimento per testimoniare il passaggio della vecchia.







FILASTROCCHE POPOLARI

a Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana
Viva, Viva La Befana!


La Befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte
Col vestito alla romana
Viva, Viva La Befana!


La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
attraversa tutti i tetti
porta bambole e confetti


La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
il vestito a trullallà
La Befana eccola qua!

ANCORA FILASTROCCHE ..


E' arrivata la Befana
coi balocchi pei bambini;
rimboccata ha la sottana
ed è scesa nei camini.
Ha trovato scarponcini
e calzini trasparenti,
li ha riempiti con dolcini
per far bimbi assai contenti.
Ogni cosa ha poi lasciato
con sveltezza e cuor contento:
nessun bimbo s'è svegliato
proprio allora in quel momento.
Risalita nei camini
è scappata in grande fretta.
La sognavano i bambini,
quella povera vecchietta!



Ecco arriva la Befana
pettinata alla moderna:
ha una stella per lucerna
e la luna per cavai.
Uno stuolo di marziani
sopra un razzo caricati,
sono tutti affaccendati
i balocchi a preparar.
Hanno note lunghe lunghe
di bambini che son buoni:
sol per loro hanno doni
come premio di bontà.



Viene viene la Befana
Da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato.





I riti dell’Epifania

La notte dell’Epifania è dedicata ai presagi d’amore. 
  • In Friuli, ad esempio, si celebra ancora oggi un rituale di origine celtica, il lancio dei “cidulis”: i giovani si recano in un luogo all’aperto e, a turno, scagliano verso il cielo un disco di legno infuocato (quasi a voler simboleggiare una stella cadente), gridando il nome della ragazza/o amata/o. Se il disco si spegne prima di toccare terra, il rapporto sarà difficile e costellato di litigi e tradimenti; se, invece, avrà una armonica traiettoria e giungerà a terra ancora infuocato, il rapporto sarà felice.
  • Ancora in Friuli, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, si compie un tradizionale rito con la fiamma. Si accendono grandi falò e, dalla direzione del fumo, si traggono gli auspici per l’amore: a destra, felicità e fortuna, a sinistra, ostacoli e difficoltà.
  • Per sapere, poi, se incontrerà o meno l’amore, sempre in questa notte, bisognerà salire su una scala e gettare verso il basso una pantofola. Se, cadendo, la punta sarà rivolta verso a porta, l’incontro tanto atteso è ormai prossimo; in caso contrario, bisognerà aspettare ancora un anno.




sabato 28 dicembre 2013

IL #CAPODANNO



Il Mago dice che:




Indipendentemente dalla sua collocazione sul calendario , il primo giorno dell'anno si celebra per tradizione , in prossimità dei 12 mesi che verranno.
E' da notare che la celebrazione del capodanno i 1° Gennaio è relativamente moderna.
Nell'antica Babilonia si celebrava nei mesi di Marzo e Aprile , in egitto era collegato all'annuale inondazione del Nilo .
Fino all'introduzione del calendario gregoriano nel 1752, il nuovo anno in Gran Bretagna e in Irlanda , cominciava nel mese di Marzo.

Superstizioni riguardo al capodanno

  • Tasche vuote o un armadio vuoto il giorno del capodanno sono presagio di miseria per tutto l'anno.
  • Per fare entrare la fortuna in casa l'ultimo dell'anno bisogna aprire la finestra qualche minuto prima di mezzanotte.
  • In alcune zone a Capodanno le donne nn devono andare a fare visita a casa dei parenti perche porterebbe sfortuna, possono andare solo gli uomini.
  •  se il 1° gennaio la prima persona che incontrate per strada è un uomo , vi porterà fortuna ,se è una donna sfortuna.
  • i questo giorno non bisogna lavare i panni, si diceva che si sarebbe lavata via una vita.
  • Per assicurarsi lavoro per tutto l'anno bisogna lavorare unpo il giorno di Capodanno





L'anno vecchio se ne va e mai più non tornerà.
Io gli ho dato una valigia di capricci e impertinenze
e gli ho detto:"Porta via, questa è tutta roba mia".
Anno nuovo avanti , avanti!
Ti fan festa tutti quanti.
Tu la gioia e la salute
porta ai cari genitori
ai parenti e agli amici;
rendi lieti tutti i cuori.
Desser buono ti prometto,
anno nuovo e benedetto.  
  
Piccole Magie di San Silvestro


La notte di San Silvestro è il momento culminante delle 12 notti sante , per tradizione riservate alla magia e alla divinazione .
Ecco alcuni giochi per indovinare il futuro  in questa magica notte:
  • A mezzanotte in punto appena vuotate le coppe del brindisi ,riempitele di acqua e gettatevi una moneta d'argento ( va bene anche una moneta da 1 euro ). Continuando a fissare intensamente l'acqua senza distogliere lo sguardo potreste vedere riflesse , le fattezze delfuturo patner .
  • Accendete un fuoco e gettetevi una noce che avrete tenuto fra le mani almeno per 10-15 minuti . Se scoppia l'anno sarà buono, se brucia senza scoppiare si prospetta un anno unpò più difficile.
  • Al termine della cena di capodanno mettete al centro della tavola una vecchia padella , dove ogni partecipante potrà fondere a turno , il proprio pezzo  piombo ( stagno o cera vergine). Una volta avvenuta la fusione , versate il contenuto in una tazza di acqua fredda . I presagi vanno dedotti in base alle figure che si formano , cn il liquido bollente a contatto dell'acqua , quello che le figure vi suggeriscono sarà il responso per il nuovo anno.
LA MANCIA 

DEL

PRIMO GIORNO DELL'ANNO




Ai bambini che andavano di casa in casa il 1° giorno dell'anno si donavano monetine , che facevano bella mostra di sè in un piattino sulla tavola imbandita di dolci e liquori.
Oggi questa usanza purtroppo è tamontata perchè non ci sn più bimbi che vanno di casa in casa , ma l'usanza di donare danaro è rimasata con i giovani parenti.
E' buona norma in questo caso , aggiungere alla somma in carta moneta , una tintinnante monetina.


 










domenica 15 dicembre 2013

CHI E' IL VERO BABBO NATALE



Il Mago dice che:


Il 6 dicembre si festeggia San Nicola, che è il vero Babbo Natale.
Nel 1807 alcuni marinai baresi trafugarono il corpo di san Nicola a Mira in Asia Minore, dove era morto tra il 345 e il352, e lo portarono nella loro città , dove gli dedicarono la basilica.
Ci sono tante leggende su San Nicola :la più famosa racconta che un suo vicino di casa,non potendo assicurare la dote alle sue tre figlie,le avrebbe condannate a non sposarsi.
Intervenne durante la notte Nicola , che che attraverso la finestra gli gettò 3 borse piene di oro.
San Nicola diventò famoso nell'Europa centrale e settentrionale con il nome di Santa Claus ed emigrò in America dove avvenne il cambiamento nell'aspetto attuale, Il mantello vescovile diventò una casacca rossa  con  orli di pelliccia e la mitra un cappuccio a punta.
Con questa sembianza ritornò in Europa con il nome di Babbo Natale che porta i doni su una slitta trainata da renne.




















San Nicola di bari


Ecco una poesia popolare dedicata a San Nicola .. che lo descrive uguale a Babbo Natale.

Anche se il tempo è brutto,
se nevica o se piove,
se soffia anche la bora,
questo santo tanto buono,
arriva alla sua ora.
Arriva ben coperto
di un manto tutto rosso
e sulla schiena porta 
un sacco grosso grosso.
Ama i bambini buoni,
e quelli vuol premiare,
ma i bimbi capricciosi
li deve castigare.
vieni buon Santo,
vieni,
ti aspetto sempre, sai,
qualche cosetta spero mi porterai.

 




                              

IL PRESEPE



Il Mago dice che:

 
Pur di fronte al dilagare dell'albero di Natale, decorato da luci e colori,ci sono ancora bambini e adulti che a natale costruiscono il presepe.
Fu San Francesco d'Assisi che nel 1223 escogitò la prima rappresentazione della nascita di Gesù , il primo presepe, il padre di tutti gli altri.
Ben noti gli elementi del quadro natalizio: la grotta o stalla con la stella cometa che la sovrasta ,Gesù bambino deposto nella mangiatoia ,la Vergine Maria e Giuseppe che guardano adoranti  il bambino, un bue e un asino che scaldano con il loro fiato Gesù .
I tre re magi che portano in dono oro ,incenso e mirra .
All'esterno in un paesaggio invernale , scene di vita quotidiana,angeli e pastori.
Nel vangelo di Luca si dice: e mentre si trovavano là , si compirono i giorni in cui ella doveva avere il bambino, e diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo adagiò in una mangiatoia, perchè all'albergo per loro non c'era posto.(luca 2,7)
Come si vede non si fa menzione al bue e all'asino.l'unico elemento presente è la mangiatoia.
La grotta è invece presente in molti vangeli apocrifi.
Il proto vangelo di Giacomo, il vangelo dello pseudo Matteo, fa anche cenno al bue e all'asino: Maria usci dalla grotta ed entrò in una stalla, mise il bambino in una mangiatoia e il bue e l'asino lo adorarono.
Cosi  si adempi quello che aveva predetto il profeta Isaia che aveva detto : il bue ha riconosciuto il suo proprietario e l'asino la greppia del suo padrone, infatti i due animali avendolo in mezzo a loro , lo adoravano senza posa.





                              

#L'ALBERO DI NATALE



Il Mago dice che:
Perchè facciamo l'albero di Natale?
Le mille luci del natale sono anche quelle dell'albero scintillante che svetta nelle piazze e nelle case.
Ma qual'è l'origine dell'albero di Natale?
Pare che l'albero di Natale sia nato in Alsazia all'inizio del 16simo secolo.
La prima osservazione scritta al riguardo, è di un cittadino di Strasburgo che, nel 1539 che osservava:
per Natale si metteva un abete nella sala e poi si decorava con rose di carta,mele,biscotti e dolci.
Una leggenda narra che San Viffredo ,monaco inglese, missionario nei paesi nordici durante il settimo secolo, abbattè una quercia,venerata dagli ultimi druidi, gli antichi sacerdoti della religione celtica.
Ed ecco che si scatena una tremenda tempesta e un fulmine,colpendo il tronco già in terra, lo spacca in quattro pezzi che si mettono a forma di croce, per non colpire un piccolo abete che era lì vicino.
Viffredo vide in questo, un prodigio divino degno di rappresentare Gesù Bambino.
Nel 1780-90 viene inalzato il primo albero di Natale a berlino.
In Italia , l'albero di Natale viene importato dai soldati tedeschi durante la prima guerra mondiale.
Ma le vere origini dell'albero di Natale sono precedenti al cristianesimo (sono pagane).
E il Natale come periodo delle feste natalizie,in Inghilterra, in Norvergia e nei paesi scandinavi..si chiama Yule.
Il termine Yule deriva dal Gallico GULE ; ruota.. si tratta della ruota del sole che gira al solstizio d'inverno.
Ma Yule o Joiner è anche uno dei nomi del Dio Odino (Wotan) il nome col quale lo si ascoltava al solstizio d'inverno.
Lo svolgersi delle feste di Yule nell'antica Scandinaviaera detto Yulfred ,cioè tregua (pace di Yule)
e il Dio era rappresentato dal verde abete, al quale si appendeva un mazzetto di spighe , per indicare la nascita della natura e richiamare un buon raccolto per il nuovo anno.

 Tardizioni di Natale.
  • I vecchi contadini erano soliti mettere nel camino, la vigilia di Natale il piùgrosso ceppo di cui disponevano, lasciandolo ardere per tutta la notte affinchè la madonna e il bambino gesù potessero andare a scaldarsi.Di questo ceppo conservavano un carbone per potersene servire l'anno successivo : infatti in caso di mal tempo bastava metterlo sul tetto di casa per far cessare la tempesta.
  • Una tradizione sosteneva che a mezzanotte della vigilia di Natale il bestiame e gli altri animali , si sarebbero inginocchiati, e avrebbero acquisito il dono del linguaggio umano eper conversare tra di loro.
  • Se si vuole un potente portafortuna per il nuovo anno basterà procurarsi la cosidetta "acqua muta " .Essa è l'acqua che andrete ad attingere alla mezzanotte del 24 Dicembre in totale silenzio ( ecco perchè si chiama acqua muta) a una fontana di campagna , essa è in grado di apportare felicità ricchezza ,prosperità e benessere.
  • Se volete un nuovo anno ricco di belle novità , non lasciate spegnere il fuoco del camino o della stufa per l'intera giornata di Natale.


Quando si fa l’albero di Natale?  

Un mese prima per un abete artificiale, perchè  non presenta nessun  tipo di problemi e potrà essere addobbato prima. Ad alcune famiglie piace decorare l’albero di Natale all’inizio del periodo dell’avvento, ovvero la quarta domenica prima di Natale. Ma c’è anche chi lo addobba il giorno di San Nicola, il 6 dicembre, o per la festa di Santa Lucia, il 13 dicembre.

Iniziando a decorarlo con l’apertura delle prime caselle del calendario dell’avvento, entrerai nello spirito natalizio già a inizio dicembre. Addobbare l’albero e decorare casa per Natale, ti farà rivivere le emozioni dell’infanzia. 
E quindi , perché farne a meno?

Come mantenere al meglio un albero di Natale classico

Anche se hai scelto un abete naturale, potrai addobbarlo parecchio tempo prima. È importante però fare in modo che si preservi il più a lungo possibile. Per questo, sarà meglio collocarlo in un luogo fresco e luminoso, e lontano da fonti di calore. In questo modo, resterà rigoglioso fino al giorno Natale, e magari anche un po’ più a lungo. Se è in vaso, potrai innaffiarlo regolarmente. In caso contrario, potrai sistemarlo tu in un vaso riempito di sabbia o ciottoli, sempre da inumidire. In questo modo, durerà da 1 a 3 settimane. Sei un amante della neve? Per non ricorrere alla neve artificiale, piena di sostanze chimiche, potresti usare del borotalco, che non soffoca l’abete e rispetta l’ambiente.

Lo sapevi che l’albero di Natale migliora l’umore?

Comincia ad addobbare l’albero già a inizio dicembre, se ne hai voglia. Alcuni studi scientifici dimostrano infatti che la presenza dell’albero di Natale in casa migliora l’umore e favorisce il benessere.

Fare l'albero all’ultimo minuto è una buona idea?

In passato, la tradizione pagana voleva che l’albero venisse decorato a partire dal 21 dicembre, data del solstizio d’inverno. È vero che aspettare l’ultimo momento permette di conservare l’abete più a lungo, anche dopo le feste. Solitamente l’albero di Natale troneggia nelle case, spesso insieme al Presepe, fino al 6 gennaio, il giorno dell’Epifania, che “tutte le feste porta via”. Ma c’è chi lo tiene in soggiorno fino al giorno della Candelora, il 2 febbraio! Forse l’ideale sarebbe anticipare un po’ le decorazioni natalizie per poter dedicarsi a pieno ai preparativi per la vigilia.

Quando iniziare  ad addobbare il resto della casa?

L’albero di Natale è senza dubbio il vero protagonista, ma non dimenticare di decorare il resto della casa! Le ghirlande di Natale staranno benissimo attorno agli infissi, come porte e finestre, o sulla porta d’ingresso. E delle luci natalizie andranno ad arricchire le vetrate o il giardino, se ce l'hai. La tradizione non impone date specifiche riguardo agli addobbi natalizi. Ma molte famiglie iniziano a decorare casa i primi giorni di dicembre per godersi l’atmosfera per alcune settimane.

Fare l’albero di Natale, presto o tardi che sia, è un momento unico da condividere con la propria famiglia. Potrai scegliere un abete naturale o artificiale, a seconda delle tue preferenze. Vuoi godertelo più a lungo? Allora opta per un abete artificiale. Altrimenti, cerca di fare il possibile per prenderti cura del tuo abete naturale e lasciarti inebriare per settimane dal suo delicato profumo di bosco.
 


sabato 14 dicembre 2013

IL #SOLSTIZIO D'INVERNO ( YULE )




Il Mago dice che:



Il solstizio in astronomia è definito come il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l'eclittica, il punto di declinazione massima o minima [1]. Il fenomeno è dovuto alla inclinazione dell'asse di rotazione terrestre rispetto l'eclittica; il valore di declinazione raggiunta coincide con l'angolo di inclinazione terrestre e varia con un periodo di 41000 anni tra 22.1° e 24.5°. Attualmente è di 23°27' e l'angolo è in diminuzione.
Il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di giugno in occasione del solstizio di estate boreale, mentre raggiunge il massimo valore di declinazione negativa in dicembre, in occasione del solstizio di inverno boreale, corrispondente all'estate nell'emisfero australe.
Da un esame di una tabella dei tempi dei solstizi si può verificare che il fenomeno ritarda di circa sei ore ogni anno (5 ore, 48 minuti e 46 secondi per la precisione), salvo subire un nuovo riposizionamento indietro ogni quattro anni, in conseguenza degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un progressivo disallineamento delle stagioni con il calendario. A causa di queste variazioni può capitare che il solstizio astronomico cada il 20 o il 21 giugno per l'estate nell'emisfero nord o il 21 o 22 dicembre per l'inverno nell'emisfero nord.




Yule
Yule è una festività solare e cade nel primo giorno d'inverno,è conosciuta come la notte del Solstizio d'inverno
Questo periodo è caratterizzato dalle feste dedicate al dio sole (già festeggiato dagli antichi Egizi e nell'antica Roma con i Saturnali, feste  che videro l'introduzione nelle celebrazioni di candele, canti ed orge)
La celebrazione del solstizio d'inverno si diffuse rapidamente in tutta Europa col nome di Yule, legata alla celebrazione del sole e della madre terra che si prepara, riscaldata dai primi raggi, alla semina primaverile.
Tra i vari temi legati a Yule il principale è quello della battaglia tra il vecchio Re dell'Agrifoglio, simbolo di oscurità , e il giovane Re della Quercia che simboleggia la luce e il nuovo anno.
Il vecchio sovrano viene simbolicamente ucciso e il giovane Re prende il suo posto sul trono per governare 1 anno.
Il rito del ceppo di Yule si perpetua ogni anno, oltre alla tradizione di stringersi tutti attorno al fuoco, si ricorda anche questa antica e ciclica battaglia tra il vecchi e il nuovo.
Da tutto questo e dalle pratiche che seguono, è facile arrivare alla conclusione ed alla comprensione del perchè la chiesa cristiana avesse scelto questo periodo per festeggiare la natività del Cristo (nato in realtà dopo la primavera) e perchè avesse fatto sue queste celebrazioni inglobandole gran parte nei suoi festeggiamenti.
Troppo radicata era la festa del solstizio invernale, troppo sentiti i festeggiamenti e le antiche tradizioni legati alla rinascita del dio e al risveglio della terra.
Il Cristo viene dunque associato al Sole come simbolo di luce, quindi entrambe le festività possono fondersi tranquillamente e convivere tra loro senza contrasti; chi conosce la Magia Bianca lo sa.
I festeggiamenti del Solstizio si protraggono quindi per tutto il periodo Natalizio (Sol Invictis)perchè,come  detto prima, coincidono; ed è in questa notte che le streghe si tramandano per tradizione i segreti dell'Arte.








                          


   


domenica 8 dicembre 2013

I CAPELLI



Il Mago dice che:


Fin dai tempi antichi , molti hanno pensato che i capelli possedessero vitù magiche particolari ( forse per via della stretta correlazione con la testa) .

Pertanto esistono parecchie credenze in proposito , vediamole :
  • Nell'antico testamento , il taglio dei capelli di Sansone da parte di Dalila , che causa la perdita della sua forza è un esempio di questa tradizione.
  • Nelle Indie Orientali Olandesi,le autorità penali minacciavano il taglio dei capelli come punizione per ottenere confessioni immediate  dalle persone sospettate.
  • In Messico le ragazze , agitavano i capelli sciolti in diverse danze rituali , per onorare la dea del mais o " madre dai lunghi capelli" , si pensava che questi rituali favorissero l'abbondanza di questi raccolti.
  • Tagliare la barba al nemico , era considerata la più grande delle umiliazioni e insulti che si potesse infliggere , e tagliarsi i capelli in segno di lutto era ritenuto un atto di grande sacrificio personale.
  • il taglio dei capelli era considerato una causa di tempesta nell'antica Roma .
  • Alcuni ritengono che i capelli tagliati di martedi garantiscano una lunga vita ,tagliati di giovedi porterà molta fortuna, di venerdi non si potrà mai diventare ricchi, di lunedi e di domenica  si attirerà la malasorte.
  • Nell'italia meridionale si mette una moneta in mano ad un bambino che si taglia i capelli per la prima volta.



Per via dell'idea secondo cui i capelli continuano ad essere collegati al corpo anche dopo essere tagliati e quindi separati da esso ,vi sn credenze riguardo ai  capelli eliminati vediamo quali sono :


  • Una tradizione dice che se un uccello trova i ritagli dei vostri capelli e li usa per costruire il proprio nido , sarete soggetti al mal di testa . In Scozia è ancora peggio, se una gazza ladra usa i vostri capelli per fare il nido , entro un anno e un giorno morirete.
  • Se i capelli di una persona bruciano vividamente sul fuoco, si dice che avrà lunga vita. Più la fiamma è viva, più la vita sarà lunga. Se i capelli bruciano senza fiamma  o non bruciano , si pensa che si sta avvicinando la morte.
  • Se ad una donna sposata si formano 2 riccioli in fronte , dove normalmente ha i capelli dritti , deve preoccuparsi per suo marito; presto morirà .
  • La tradizione dice che non bisogna togliere un capello grigio, altrimenti ne cresceranno 10 al suo posto.
  • Se un capello prende fuoco nel caminetto si dice che una persona morirà annegata.
  • Se vi cade il pettine mentre vi state pettinando si sarà ingannati.
  • Non bisogna pettinarsi prima di un esame , altrimenti si perderà la memoria .




Poichè la perdita di capelli era ritenuta indizio di perdita di forza e virilità, esistono varie cure per prevenire la calvizie.
  • Per tradizione, chi cammina sotto la pioggia a capo scoperto , non diventerà mai calvo.
  • Strofinare la pelle con succo di cipolla o con sterco di oca , era ritenuto un valido metodo per la prevenzione della calvizie, e l'improvvisa perdita di capelli era considerata un indizio di perdita di  salute e di fortuna.



Passando alle forcine per capelli , troviamo anche qui tantissime credenze al riguardo :
  • Trovare una forcina significa trovare una nuova amicizia.
  • Una forcina perduta significa che un nemico è vicino.
  • se vi cade una  forcina dai capelli e la raccogliete ,qualcuno sta pensando a voi, in Germania invece significa che un amore finirà.


Anche il colore dei capelli aveva la sua importanza :
  • I biondi erano considerati privi di sangue e di terra , quindi si presumeva che li rubassero ai compagni bruni . Una persona bionda era considerata molto malleabile e  desiderosa di gloria ed onori.
  • I capelli neri si diceva che indicassero un gran lavoratore .
  • I capelli rossi si diceva fossero indizio di malocchio ( si narrava che Giuda avesse i capelli rossi)  e le persone cn i capelli rossi si offendono più spesso delle altre . Pertanto si pensava che i capelli rossi rendessero instabili , ingannatori, gelosi, caluniatori, e irascibili. Malgrado tutto si dice che porti fortuna accarezzare i capelli rossi.
  • Se i capelli bianchi compaiono presto , si dice che indichino una persona un po spaccona ed incostante.
Bisogna menzionare anche le credenze secondo cui :

  • Gli uomini preferiscono le bionde
  • La barba e i capelli crescono nella tomba.
  • I capelli diventano ricci se si mangia crosta di pane, o ci si versa in testa rum o uva.
  • Se un marinaio si si fa tagliare i capelli a bordo prima di una tempesta, andrà incontro ad una grande felicità al suo ritorno a casa.