martedì 31 marzo 2020

LE STREGHE MODERNE E LA WICCA









Il Mago dice che:




 Le streghe moderne  sono, in realtà, molto più interessanti delle leggendarie maghe che noi tutti siamo abituati a vedere nei film trasmessi alla televisione

La Wicca è il movimento religioso più in crescita nei Paesi di lingua inglese, specie tra le donne. Si stima che in tutto il mondo siano quasi cinque milioni i praticanti, senza contare gli adolescenti che guardano in televisione le serie televisive ispirate alle tematiche e alle atmosfere della Wicca e di Streghe Moderne; o gli adulti che leggono per curiosità opere di magia e frequentano più o meno assiduamente cerimonie e raduni di maghi e streghe.

Ma che cosa è esattamente la Wicca? Che cosa si nasconde dietro la nebulosa di paganesimo, femminismo, New Age ed ecologia in cui di solito si costringe questa straordinaria pratica spirituale? Perché le donne, in particolare, vi trovano le risposte giuste alla loro sete di conoscenza e di impegno? I membri della Wicca dicono di voler restaurare il culto della fertilità, risalente addirittura al Neolitico.
La Wicca viene definita come la “religione della natura” oppure “vecchia religione”, e i suoi princìpi si basano sul culto della natura e dei cicli che le appartengono.

La venerazione dei fedeli della Wicca è rivolta a ciò che fa parte dell’essere di ogni uomo , concetto filosofico metafisico da ricercare in ogni elemento del mondo. Il Divino si palesa nell’universo sotto infinite forme, talvolta femminili, identificate con la Dea, altre volte maschili, riconducibili a Dio: due principi fondamentali che si completano l’un l’altro, in una perfetta armonia simmetrica.
A tal riguardo, un elemento di grande “innovazione” di questa religione è il ritorno alla venerazione di una divinità femminile, aspetto ormai abbandonato da secoli, non solo dalle grandi religioni monoteiste.

Secondo questa religione non si può credere a qualcosa che sia al di fuori del naturale (definito appunto sovrannaturale), ma solo alla propria etica personale, ai propri desideri, alle proprie capacità. Il divino è in ogni essere umano, basta solo riuscire a vederlo, conoscerlo e comprenderlo.
Tutto ciò richiede una certa assiduità nei riti, importanti a partire dal momento dell’iniziazione, fino alla loro pratica quotidiana. Non tutti i riti sono accessibili alla conoscenza delle masse, infatti vi sono delle componenti essoteriche, ovvero accessibili a chiunque, e funzioni particolari completamente esoteriche, ossia riservate solo agli adepti.
Gerald Gardner è stato il fondatore di questa religione. In base alle sue dichiarazioni è possibile apprendere che fu iniziato ad una congregazione di stregoni, i quali credevano negli antichi culti esoterici medievali.
In Inghilterra e, ancora di più negli Stati Uniti, il culto della Wicca è molto diffuso e approvato come religione riconosciuta. A differenza dell’Italia dove la presenza della religione cristiana impone vincoli morali e materiali, in questi stati vengono legittimati i riti dei wiccan (appellativo adoperato per i sostenitori di tale credo). In America, ad esempio, un matrimonio celebrato dagli stregoni wiccan è ritenuto valido a tutti gli effetti.

ALCUNI TIPI DI WICCA
  •  LA WICCA GARDNERIANA:
Una delle caratteristiche più importanti di questa corrente(è la più diffusa), è che è basata sulla congrega, ovvero un gruppo di wiccan che si uniscono e praticano insieme incantesimi e festeggiano insieme i Sabba.Uno dei grandi vantaggi di fare parte di una congrega (in generale) e di una congrega gardneriana (in paticolare) è che vengono forniti tutti i mezzi per poter imparare la Wicca in una maniera completa. È infatti una branca della Wicca molto gerarchica, in cui la guida è la Grande Sacerdotessa (talvolta accompagnata dal Gran Sacerdote) e in cui si parte dall’iniziazione per poi andare per gradi verso la “cima della piramide”.In generale, è spesso associata alla massoneria, anche a causa del rito di iniziazione e al mistero che lega il Libro delle Ombre delle congreghe, quello che Gardner scrisse in prima persona, con l’aiuto della sua amica e collega Doreen Valiente.La dottrina si basa sul culto del Dio e della Dea e si ricerca l’equilibrio. Altre caratteristiche peculiari della wicca gardneriana sono lo skyclad, cioè la nudità totale rituale e l’utilizzo del Grande Rito, ovvero un rapporto sessuale, spesso tra Gran Sacerdote e Gran Sacerdotessa, come elemento rituale.
  • LA WICCA TRADIZIONALE:

    La Wicca Tradizionale è quella primaria, delle congreghe britanniche che hanno tramandato le conoscenze della Wicca sin dai tempi più antichi. La Wicca Tradizionale viene molto spesso tramandata dalla famiglia: in luoghi come la Gran Bretagna, l’Irlanda, i paesi Scandinavi, l’Islanda e così via, è molto facile trovare famiglie che sanno tracciare il loro albero genialogico fino al medioevo (se non a ancora prima). Se in queste famiglie c’era un wiccan, probabilmente la tradizione ha raggiunto i giorni nostri. Purtroppo, molti degli incantesimi delle tradizioni familiari sono stati rivisti dalla famiglia stessa e rimangono anche strettamente legati alla famiglia.
  • LA WICCA ALEXANDRIANA:

La Wicca Alexandriana, concepita negli anni ’60 dello scorso secolo da Alex Sanders e dalla moglie, è palesemente basata sulla Wicca Gardneriana. Sanders d’altra parte, prima di distaccarsi dalla credenza Gardneriana, era diventato Gran Sacerdote della sua congrega.La Wicca Alexandriana ebbe la grande innovazione di essere meno misterica di quella Gardneriana e di aggiungere all’insegnamento anche elementi cabalistici, ermetici e un utilizzo più prominente della magia rituale.Si incontrano anche per gli Esbat e vengono anche loro iniziati tramite un giuramento e vengono poi forniti ai novizi tutti i mezzi necessari per praticare la religione. Anche in questo caso, il vantaggio è poter avere delle fonti sicure da cui imparare. Anche gli alexandriani hanno il proprio Libro delle Ombre.
  • LA WICCA SASSONE:
La Wicca Sassone è stata ideata da Raymond Buckland, un iniziato Gardneriano che osserva però anche elementi di religione tradizionale sassone (come indica il nome). È fortemente dualistica e non osserva la presenza dell’Uno; viene però data particolare importanza alle coppie e il Dio e la Dea vengono spesso associati a Odino e Freyja.Il precetto fondamentale può essere così riassunto: “Amore è la legge; amore è il legame”. L’autoiniziazione è permessa e inoltre non è una religione di tipo misterico, gli insegnamenti possono essere divulgati anche al di fuori di una congrega.I Sacerdoti vengono sostituiti ogni tredici lune, è permesso l’utilizzo di rune in alcuni riti e questi ultimi sono caratterizzati da semplicità e immediatezza.
  • LA WICCA DIANICA:

Questo ramo della Wicca è il più femminista. Come intuibile, la divinità più adorata è la Dea Madre, spesso raffigurata come Diana o Artemide, e si ispira alla Wicca Gardneriana, pur non essendo aperta agli uomini (a parte una corrente in Nord America). La Wicca Dianica prevede la celebrazione sia dei Sabba che degli Esbat. Inoltre, non ha una gerarchia particolarmente rigida. La Grande Sacerdotessa è esclusiva, ma non ha potere direzionale come delle altre forme di Wicca: tutte le partecipanti possono, appunto, dirigere il rituale.
  • LA WICCA SCIAMANICA:

Questo è un tipo di Wicca che unisce alla tradizione pagana anche la tradizione sciamanica. Oltre ai rituali tipici della tradizione Wicca, vi sono anche l’utilizzo di tamburi sacri e delle danze, nonché delle tecniche sciamaniche per raggiungere un momento estatico considerato sacro.
  • LA TRADIZIONE DELLA WICCA  FATATA:
    Questo tipo di Wicca pone enfasi sulle Fate e sulle loro leggi; è un tipo di Wicca estatica molto attaccata al mondo naturale e naturalmente al mondo fatato. Importanza fondamentale è data al mondo dei sensi, tra cui figurano anche il sesso mistico, il tantra ed espressioni non solo eterosessuali.Basata su regole piuttosto diverse dalla Wicca tradizionale, contempla ad esempio l’esistenza di tre anime, del pentacolo di ferro, del pentacolo di madreperla e del cuore nero dell’innocenza.
  • LA WICCA SOLITARIA:
    La strada di un Wicca Solitario, come perfettamente espresso dal nome, è solitaria e si tratta di un individuo che segue la tradizione wiccan pur senza unirsi a nessuno specifico gruppo o congrega. Essere solitari può derivare da più motivi: si preferisce da soli piuttosto che in una congrega, pur essendo stati iniziati, oppure si preferisce studiare da soli. Se è il cammino che si sceglie sin dall’inizio, lo svantaggio è che se non è presente una guida è molto probabile perdersi un po’ nel mondo della rete o nelle librerie, senza avere un metodo preciso. Sempre più wiccan decidono di seguire questo sentiero.
  • LA WICCA ECLETTICA:
La Wicca Eclettica è molto spesso propria anche dei wiccan solitari e permette di essere staccati da ogni gruppo o idea. I rituali, le preghiere, gli incantesimi, sono sperimentali il più delle volte ma anche molto personalizzati e creativi: questo permette spesso di crearne di ancora più potenti, perché modellati perfettamente seguendo la logica della persona che li crea.


 TIPI DI STREGEHE WICCA
  • LE STREGHE CERIMONIALI:
    Le Streghe/Wiccan Cerimoniali si contraddistinguono perché tutti i loro materiali, a partire dagli abiti ma parlando anche di tutta l’attrezzatura, è scrupolosamente tradizionale e fabbricata su misura. Fanno spesso parte di una congrega ben attrezzata, che sa dove trovare tutto ciò che può servire, dagli ingredienti per gli incantesimi a un Athame alla bacchetta.

  • STREGHE DEL FOCOLARE
Le Streghe del Focolare, invece, sono quelle che utilizzano quello che trovano in casa, avendo molto spesso dei sostituti sia per gli incantesimi che per ogni altra cosa. Questo non significa che gli incantesimi siano meno potenti: se una persona è abituata a utilizzare alcuni ingredienti e trova con essi armonia, allora avrà risultati migliori che con quelli cerimoniali. Non dimentichiamoci che le primissime Streghe erano tutte Streghe del Focolare.












  
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IL #SABBA #DELLE #STREGHE


Il Mago dice che

Secondo gli antichi racconti  il  sabba si svolgerebbe principalmente nel giorno di sabato e, più precisamente, durante la notte tra sabato e domenica; ma le opinioni al riguardo non sono sempre concordi, come avviene del resto per tutti gli altri aspetti di questa credenza. Jean Bodin scrisse di un sabba tenutosi nella notte di un lunedì, mentre altre fonti collocano questi raduni nella notte del venerdì; non mancano poi testimonianze di sabba diurni. Anche le notizie sulla loro frequenza variano sensibilmente, tanto che oggi si può distinguere tra sabba "ordinari" (settimanali) e sabba "ecumenici" (trimestrali o quadrimestrali). Quanto al numero dei partecipanti, si va dalle radunanze di poche decine di persone ai sabba dove prendono parte migliaia di streghe.

Le streghe giungono al luogo prestabilito volando a cavallo di un animale, sopra un bastone, una panca, una pentola o una scopa; talvolta, come scrisse Martin Delrio, addirittura per mezzo di una forca. Prima del volo, le streghe sono solite ungersi con del grasso di bambino o con altri unguenti magici che consentono loro di librarsi in aria e di trasformarsi, all'occasione, in creature mostruose o animali. Il Delrio sosteneva che l'unguento non ha nessun potere e serve solo a proteggere le streghe dal tocco del Demonio, l'unico a possedere la forza soprannaturale per "trasportarle" al sabba. Il teologo fiammingo riteneva inoltre che esistessero quattro maniere diverse per recarsi alla tregenda, ossia la pura e semplice immaginazione, il viaggio a piedi, il volo demoniaco e un quarto modo sconosciuto alle stesse streghe.

Giunte sul luogo della riunione, le streghe trovano il Demonio ad attenderle, che loro salutano con l'osculum infame e a volte anche con un bacio sul piede sinistro o sui genitali, offrendogli candele nere e ombelichi di bambini. Il sabba si tiene di solito a un crocicchio, in un cimitero, sotto una forca, ma più frequentemente in posti assai remoti come la vetta di una montagna (il Tonale, il Blocksberg) o una radura (il Noce di Benevento); qualche volta le streghe si sono date raduno anche in un precipizio. Il Diavolo è presente seduto su un trono di ebano ed ha quasi sempre fattezze mostruose, metà uomo metà capro, provvisto di corna, talora anche di artigli come quelli degli uccelli.

Prima di iniziare la festa, Satana accoglie le nuove adepte e fa loro praticare l'apostasia. Il rito comporta il rinnegamento della religione cristiana e il compimento di atti nefandi quali la parodia della messa, le bestemmie o il calpestamento di croci, ostie o altri oggetti sacri. Per dileggiare l'eucaristia alle streghe vengono dati dei pezzi di cuoio e bevande nauseabonde che vorrebbero imitare la comunione sotto le due specie. La cerimonia dell'apostasia prevede in qualche caso un giuramento di fedeltà al Demonio compiuto ponendo la mano su un misterioso libro pieno di "occulte scritture". Segue poi il rito dell'adorazione: le streghe si mettono in ginocchio davanti a Satana tenendo le mani tese dietro la schiena con le palme rivolte verso il basso. Un altro rito del sabba consta nell'apposizione di un marchio da parte di Satana in persona sul corpo dei suoi adepti, una sorta di nuovo battesimo nella fede diabolica. Durante i processi per stregoneria tale marchio veniva pazientemente cercato dagli inquisitori e, in genere, veniva da loro individuato in una parte insensibile alle punture effettuate con degli spilloni sul corpo degli accusati.

In seguito il Demonio dà il via all'orgia e i convitati si accoppiano tra di loro, senza distinzione di sesso e di parentela. Sempre secondo le fonti principali, nel corso di questi rapporti non si prova alcun piacere sessuale, il coito satanico sarebbe particolarmente cruento e devastante e il seme del Demonio freddo come il ghiaccio. Esistono tuttavia alcune descrizioni dell'orgia diabolica che contrastano nettamente con questa prima versione, e probabilmente la più significativa è quella riportata dall'inquisitore francese Pierre de Lancre nel trattato Tableau de l'inconstance des mauvais anges et démons (1612). De Lancre fu cacciatore di streghe nel Labourd, sui Pirenei francesi, e nel suo libro parlò di due giovani streghe — Jeanne Dibasson e Marie de la Ralde — che descrissero il sabba come luogo di straordinari piaceri carnali

Dopo l'orgia comincia il banchetto, caratterizzato dalla presenza di carne di bambini non battezzati, di carne d'impiccati oppure di vivande succulente, che però non sempre hanno sapore; i cibi ingeriti, tra l'altro, vengono magicamente rigenerati alla conclusione del pasto. Al banchetto fanno seguito la danza ed il canto accompagnati da una musica stridente e dal ritmo ossessivo. Il ballo procede descrivendo un cerchio e i partecipanti danzano schiena contro schiena, così da non potersi guardare in viso. Al termine del sabba (che avviene alla mezzanotte, o in ogni caso al canto del gallo) il Diavolo distribuisce pozioni e polveri magiche e conferisce poteri soprannaturali ai partecipanti, in modo da consentire loro di compiere malefici quando torneranno alle loro dimore. Jean Bodin descrisse una versione insolita della conclusione del sabba secondo la quale, dopo un ultimo bacio blasfemo dato al Demonio reggendo una candela accesa, questi prenderebbe fuoco e le sue ceneri verrebbero raccolte dalle streghe per utilizzarle nei loro malefici. 

Lo storico Jules Michelet pubblicò nel 1862 La strega, un libro che avrà una certa fortuna e che contribuirà indirettamente alla riscoperta neopagana della stregoneria nel XX secolo. Ad opinione di Michelet i sabba avvennero realmente, anche se non furono ciò che per secoli venne descritto nei libri dei demonologi e verbalizzato durante i processi per stregoneria. Più precisamente: i fatti erano quelli, ma il Diavolo — inteso come spirito del Male — non c'entrava per niente. Fino al secolo XI, secondo lo studioso francese, i sabba sarebbero stati le vestigia del paganesimo tenute in vita dalle classi sociali più umili, che potevano vivere liberamente soltanto la notte. Tra il XII e il XIII secolo le danze notturne che simboleggiavano gli antichi riti precristiani avrebbero preso l'aspetto di uno sfogo contro il crescente e oppressivo potere della Chiesa e della Monarchia, fino a sfociare, nel Trecento, in una vera e propria rivolta notturna rappresentata dalla Messa nera, o Messa a rovescio, conseguenza inevitabile di due gravi eventi storici: lo Scisma d'occidente e la debolezza della monarchia francese durante la Guerra dei cento anni


Nei sabba di Michelet il popolo ritrovava quel senso di fratellanza che le ansie e le fatiche del giorno facevano dimenticare; coloro che vi prendevano parte mangiavano, danzavano, maledicevano gli ecclesiastici e i nobili e ripudiavano Dio rendendo omaggio al Diavolo, presente alla cerimonia nella forma di una statua di legno alla quale si consacrava una giovane donna. Nei secoli successivi teologi e inquisitori avrebbero perseguitato queste feste notturne in quanto prove evidenti dell'eresia diabolica. Oggi a Michelet — il quale, va ricordato, non trascurò di consultare le fonti archivistiche — vengono riconosciute alcune importanti intuizioni, come quella che spiega l'idea del sabba come un "sogno di liberazione" e un "desiderio di vendetta" delle classi subalterne (e perciò anche delle streghe — quelle realmente esistite, processate e condannate — pericolosamente attratte dalla credenza nel sabba e dall'illusione di potervi andare per davvero). Ma lo storico francese, nello scrivere il libro, aggiunse molto di suo alle informazioni che trasse dai documenti, usando molta  fantasia.

















lunedì 30 marzo 2020

LA MAGIA SESSUALE E ORGIASTICA









Il Mago dice che:

In generale maghi, streghe ed occultisti , danno molta importanza all’atto sessuale per ottenere lo sprigionamento di forze ed energie da utilizzare per i propri scopi.
La cosiddetta “magia sessuale” è più diffusa e comune di quanto si possa immaginare negli ambienti occultisti ed esoterici, e il punto di forza di molti maghi e presunti guaritori è di instaurare un vero e proprio rapporto sessuale continuativo con il proprio cliente.
Nel caso dei maghi la donna verrà convinta della necessità dell’atto per ottenere i benefici richiesti, mentre nel caso della strega riuscirà molto facilmente a conquistare la vittima facendo uso delle armi della seduzione femminile.
In entrambi i casi lo scopo è quello di portare quanto meno a commettere il peccato di fornicazione e, se possibile, di adulterio, tradendo il rispettivo coniuge. In questi casi di grave peccato, si spalancano realmente le porte a Satana.

Di particolare importanza è la valenza data all’atto sessuale stesso, in cui viene invocato in modo forte il Demonio per operare sulla base delle richieste del mago. Presunte energie e forze si scatenerebbero infatti durante l’orgasmo e le fasi precedenti.

Gli occultisti prestano molta attenzione nel  gestire questi momenti in cui  è possibile incanalare enormi forze spirituali ed energetiche. In realtà è l’atto stesso che costituisce un grave peccato e la presenza di Satana in tale ambito è perciò assicurata.

Un esempio è quello di una donna che per liberarsi del compagno, durante un accoppiamento a scopo magico con altre persone, ha invocato fortemente il Demonio chiedendogli di renderla libera. Il compagno, solo trentenne, morirà dopo poco tempo per leucemia fulminante. Solo un caso? Forse, ma non è da escludere lo zampino del Maligno che, se invocato, può arrecare gravi danni a chi non è in grazia di Dio.

Ancora più perverso  è l’atto sessuale multiplo in cui vengono cambiati i partner e si da sfogo ai più reconditi desideri sessuali. Queste casistiche sono frequenti molto spesso anche in ambito satanico e massonico deviato, in cui l’orgia rappresenta un’importante tappa per il raggiungimento di certi obiettivi e per la glorificazione del Demonio.
Anche le streghe che di  solito  operano in modo solitario , non disdegnano l’orgia o l’accoppiamento di stampo magico, soprattutto nelle occasioni in cui devono chiedere a Satana particolari favori o per ottenere determinate capacità e forze per eseguire malefici o rituali specifici.










  
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SEMPLICE SACCHETTO CONTRO IL MALOCCHIO









Il Mago dice che:


Per combattere il malocchio procuratevi un sacchetto di stoffa bianca , riempitelo con una testa di aglio intera , erba , prezzemolo, sale incenso .
Fate quindi il giro di 7 chiese per immergere il saccheto in 7 pile di acqua santa , e ogni volta che lo immergete la frase "  Liberami dai nemici che mi vogliono male " .
portate poi questo sacchetto nella borsetta oppure mettetelo in auto, o ancora conservatelo in casa o comunque in un luogo a voi congeniale.
questo sistema non solo allontana il malocchio, ma porta anche fortuna .
Non ce un periodo specifico per preparare il sacchetto, potete prepararlo quando vi sentite di doverlo fare .. 
buona fortuna ...


















domenica 29 marzo 2020

IL PROGETTO HAARP









Il Mago dice che:

Il progetto  haarp (High Frequency Active Auroral Research Program) è un progetto di ricerca finanziato da diverse organizzazioni militari statunitensi (US Air Force, US Navy e DARPA, Defense Advanced Research Projects Agency) e dall’Università dell’Alaska.
 Si occupa principalmente  di studiare le proprietà della ionosfera per poter  migliorare i sistemi di posizionamento e di comunicazione civili e militari.


La ionosfera è la parte dell’atmosfera che si estende da un’altezza di 50 km fino a oltre 1000 km. La sua principale caratteristica è che a quelle altezze gli atomi sono ionizzati: per effetto della radiazione solare, in primo luogo luce ultravioletta e raggi X, gli atomi dei gas liberano elettroni (che hanno carica negativa).
 Questi sono liberi di muoversi finché non vengono “catturati” da atomi che li hanno persi (e quindi hanno una carica positiva). La ionosfera è importante per le attività umane perché influenza la trasmissione di onde radio a grande distanza: le onde corte (e a alta frequenza) utilizzate “rimbalzano” nello strato di gas ionizzati e ritornano verso la Terra. Per le distanze intercontinentali le onde possono fare fino a cinque “rimbalzi”.

Il progetto  haarp è iniziato nel 1990 e ha il suo centro di ricerca principale vicino a Gakona, un paesino di poco più di 200 abitanti nel sud dell’Alaska. La costruzione del sito è stato completata nel 2007 dalla BAE Systems, una multinazionale inglese nel settore aerospaziale e della difesa. Il principale dispositivo della base in Alaska è un potente emettitore di onde radio ad alta frequenza (180 antenne per una potenza massima di 3.600 kilowatt), che viene utilizzato per “stimolare” temporaneamente ristretti settori della ionosfera e studiare gli effetti. Tra gli obiettivi del programma c’è anche lo sviluppo di nuovi strumenti per il monitoraggio delle zone sottomarine e sotterranee.

Numerose altre strumentazioni sono utilizzate per monitorare costantemente le variazioni naturali della ionosfera in conseguenza dell’attività solare. I risultati delle ricerche sono solitamente resi pubblici attraverso numerosi articoli su importanti riviste scientifiche, come il Journal of Geophysical Research o Radio Science: alla struttura lavorano molti ricercatori,  appartenenti sia  alle università, sia da aziende private.

Nelle FAQ che si trovano sul sito ufficiale del progetto haarp, viene chiarito che «non ci sono documenti top secret legati all’haarp. Le relazioni sull’impatto ambientale (Environmental Impact Process, EIP) sono sempre state, sono ora, e sempre saranno interamente descrittive di tutte le attività del programma». Sul sito è anche disponibile una grande quantità di dati tecnici rilevati con le apparecchiature.

Le attività dell’haarp sono da anni al centro di parecchie teorie complottistiche che le accusano di fare esperimenti in grado di influenzare le condizioni meteorologiche e ambientali, per provocare disastri naturali come tsunami, tornado e terremoti. Nell’ampia galassia dei cospirazionisti le versioni sulle “reali attività” dell’haarp  sono numerose e diverse. Piuttosto comune è la convinzione che facciano parte del programma molti paesi occidentali, con una rete di installazioni segrete in tutto il mondo e un raggio d’azione globale: idea collegata probabilmente all’esistenza di un autonomo progetto dalle finalità simili, di nome EISCAT, di cui fanno parte diversi paesi europei, Cina e Giappone, e che gestisce tre installazioni radar nella Scandinavia settentrionale. Una delle teorie collega il progetto di scatenare terremoti attraverso l’haarp (con finalità come “ridurre la sovrappopolazione negli Stati Uniti e in Giappone”) al progetto parallelo di “dividere in due” la Terra o, in alternativa, di trasformarla in un buco nero, di cui invece sarebbe incaricato il CERN di Ginevra.

Nel corso del tempo i complottisti  hanno accusato l’haarp  di essere responsabile di grandi black out della rete elettrica, dell’esplosione in aria del volo TWA 800 vicino a New York, nel 1996, e di un cospicuo numero di terremoti. L’ultimo in ordine di tempo è lo tsunami giapponese.

In realtà l’emissione di onde radio ad alta frequenza ha effetti solamente sulle zone dell’atmosfera altamente rarefatte, oltre i 70 km di altezza sul livello del mare: i cambiamenti atmosferici avvengono in zone molto più basse dell’atmosfera, nella troposfera e nella stratosfera. Nella ionosfera le enormi energie originate dall’attività solare sono in grado di provocare turbolenze anche molto forti, ma queste non hanno alcuna ricaduta sul tempo atmosferico vicino alla superficie terrestre.







COME FARE IL MIELE DI DENTE DI LEONE









Il Mago dice che:


Il dente di leone, noto anche come tarassaco o soffione, è famoso come il “fiore delle lucertole”.
Il nome scientifico è Taraxacum officinale ed è una pianta erbacea che produce un fiore giallo dal colore acceso.
Molto comune nelle campagne e in montagna, si trova spesso anche in campi incolti , ai bordi di strade e marciapiedi.
I suoi fiori regalano un ottimo nettare, mentre le foglie sono ottime per la tisana, le sue radici si possono far bollire e poi se ne beve l’acqua
Il miele di tarassaco non ha nulla a che fare con il miele delle api ma è utile sia come dolcificante sia come rimedio per i disturbi delle vie respiratorie. Aiuta inoltre a depurare il fegato e l’intestino.
Le foglie hanno proprietà depurative e stimolano l’attività epatica, mentre la radice è usata come diuretico e, tostata, come surrogato del caffè.
Questo sciroppo è ricchissimo di zuccheri, ma è comunque un dolcificante, proprio come il miele e si usa in piccolissime quantità! E’ una buona alternativa al miele per chi è vegano

Ingredienti:
  • 4 tazze Fiori di tarassaco
  • 4 tazze Acqua
  • 2 Limoni
  • 2 tazze Zucchero (anche lo zucchero di canna va benissimo)


Preparazione:
  • Raccogliete i fiori, preferibilmente al mattino, e immergeteli in acqua fredda per 5 minuti. Eliminate la parte verde alla base del fiore, che ha un sapore amarognolo.
  • Lavate accuratamente i limoni, asciugateli e tagliateli a fette o spicchi.
  • Risciacquate quindi i fiori e metteteli in una pentola insieme all’acqua e al limone tagliato.
  • Fate bollire per 10 minuti, quindi togliete dal fuoco e lasciate in infusione tutta la notte.
  • Il giorno successivo, con un colino a maglie strette, o una garza , filtrate il liquido in una pentola e strizzate bene i fiori.
  • Aggiungete quindi lo zucchero al liquido ottenuto e mettete la pentola sul fuoco.
  • Fate cuocere a fuoco bassissimo fino a che non otterrete una consistenza molto simile a quella del miele.
  • Versate quindi nei recipienti di vetro sterilizzati e fate raffreddare capovolti per creare il sottovuoto.
  • Una volta freddi, mettete i vasetti in frigo ed usate questo sciroppo come il miele.  Potete infatti spalmarlo sopra pane tostato o fette biscottate, utilizzarlo per dolcificare bevande, biscotti o torte…






  
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sabato 28 marzo 2020

ANTICO CALENDARIO TURCO PROFETIZZA DISASTRI E CORONAVIRUS PER IL 2020









Il Mago dice che:


Un antico calendario, chiamato “12 Hayvanli  Türk Takvimi” (“Calendario turco di 12 animali”), fu creato e utilizzato dai Turchi dell’Asia centrale nel 209 a.C. Nel calendario, sono raffigurati 12 diversi animali che rappresentano ciascuno un anno. I nomi degli anni ruotano e includono: ratto, mucca, tigre, coniglio, pesce, serpente, cavallo, pecora, scimmia, pollo, cane e maiale. Nel calendario, l'anno 2020 è segnalato come l’anno del ratto.

Oğuzhan Türk, un ricercatore di storia della provincia turca orientale di Erzurum, dice che le profezie dell’antico calendario usato dai turchi più di 2000 anni fa, potrebbero avverarsi. Per l’anno del topo nel 2020, queste profezie includono infestazioni di cavallette, incendi, terremoti ed epidemie.

Oğuzhan Türk, che ha studiato l’antico calendario, ha annunciato  che le profezie del calendario sono impressionanti, indicando che molte delle previsioni per l’anno 2020 si sono avverate, con sciami di locuste in Iran, gravi incendi in Australia, devastanti terremoti a Elazig e la pandemia di Coronavirus.

Il ricercatore ha sottolineato che, sebbene la maggior parte degli incidenti previsti per l’anno del ratto si siano verificati all’inizio del 2020, il calendario prevede che ci saranno spargimenti di sangue a causa di eventi che si verificheranno nell’Africa nord-occidentale e nei dintorni; molti luoghi saranno danneggiati da pioggia, grandine e saccheggi, e il saccheggio e il furto aumenteranno nella seconda metà dell’anno.

Una pianta potrebbe essere  la soluzione per il coronavirus....

Secondo Türk, un’epidemia di tipo coronavirus, chiamata “zatülcenb” (pleurite) sul calendario, presenta sintomi che includono febbre, brividi, tosse, polso instabile e insufficienza respiratoria – che porta a una morte dolorosa. Ha anche notato  che il rimedio per la malattia è la pianta “udi hindi“, nota anche come kusti bahri. Ha aggiunto, sottolineando che il principio attivo di questa pianta potrebbe essere una risposta alla malattia

L’anno 2020 in cui ci troviamo è chiamato l’anno del ratto nel vecchio calendario turco. Il coronavirus è menzionato come una delle profezie del calendario. La pianta hindi udi è indicata come soluzione per sconfiggere la malattia.Türk ha affermato che le informazioni incluse nel calendario sono un metodo per trasmettere le esperienze di coloro che vivevano in quel momento, sottolineando che questi calendari non sono in realtà profezie, divinazioni o previsioni del giorno del giudizio. Ha detto che consistono in informazioni ed esperienze ripetute in modo che le persone possano essere informate e prendere precauzioni.

Poi il ricercatore ha concluso dicendo che : “Mentre la cultura della ricerca e della lettura di antiche fonti è diminuita nel nostro paese, quando qualcuno chiamato “divinatore” in Europa menziona questi incidenti, ciò che dice diventa un argomento di attualità all’ordine del giorno e le sue parole diventano una questione di curiosità. Tuttavia, le persone antiche hanno formato la loro vita secondo questi calendari per molto tempo.











  
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COME EVITARE LE FAKE NEWS









Il Mago dice che:

Le riceviamo e le condividiamo senza pensarci troppo: sono le fake news (o bufale), notizie false che si diffondono in Rete rapidamente .

Non passa giorno senza che ne sorga una nuova: le chat di Whatsap ne sono piene, i social network ne aiutano la diffusione. Sono le cosiddette bufale, o fake news, notizie false su argomenti di interesse comune, che possono creare scalpore e (spesso) far guadagnare molti clic a chi le diffonde.

  • Prima di tutto, è importante verificare le fonti se si parla di "esperti giapponesi" o "studiosi di Harvard" ecc. ecc. , controllate i siti ufficiali per
  • Le organizzazioni serie difficilmente commettono molti errori di grammatica o di ortografia quando diffondono un messaggio; ATTENTI ANCHE AI MESSAGGI SCRITTI INTERAMENTE IN MAIUSCOLO e alle frasi ricche di punti esclamativi!!!!!
  • Un altro segnale che dovrebbe mettervi sull'attenti è la richiesta insistente di "condividere" o "far girare" il messaggio, spesso "prima che venga eliminato". È proprio così che una bufala diventa virale.
  • Alcuni account cercano di imitare l'originale cambiando o aggiungendo qualche parola: su Twitter è il caso ad esempio di @BBCNewsTonight, un canale non ufficiale (ora eliminato) che cercava di spacciarsi per @BBCNews.
  • In generale, è sempre meglio condividere e credere solo alle notizie che vengono da fonti ufficiali, come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il sito del Ministero della Salute , e i telegiornali ...





MI RACCOMANDO : OCCHI E ORECCHI APERTI 








  
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venerdì 27 marzo 2020

COME FAR TACERE LE MALELINGUE




Il Mago dice che:




Questo rito è dedicato a tutti quelli che si sentono  o sono realmente  vittime  di malelingue, commenti offensivi, che si sentono attaccati da persone anche senza un motivo valido apparente. In tempi antichi tutto questo si sarebbe risolto con maledizioni belle pensanti sulle persone che insultavano, ad oggi ovviamente questo non è una cosa positiva, questo perchè quando si viene attaccati e ci si sente vittima, non si da un giusto peso alle cose, si è talmente così arrabbiati e feriti che nel lanciare una maledizione possiamo punire più del dovuto. Questo “punire più del dovuto” ovviamente può poi portare conseguenze anche a chi lo fa, il famoso “colpo di ritorno” quindi bisogna ponderare e prendere con le pinze prima di maledire una persona per la vita e forse per l’eternità.

Se questo rito i è una punizione “giusta” per chi ci fa e ci ha fatto del male, non incorriamo in nessun colpo di ritorno.


Occorrente:

  • Una busta bianca
  • Olio essenziale di lavanda
  • un foglio bianco
  • una ciocca dei vostri capelli,
  • ceralacca rossa(cartoleria ben fornita)
  • una candela bianca
  • pennarello rosso indelebile
  • Misto di erbe:
  • rosmarino
  • ginepro in bacche ortica
  • salvia 
tutte ridotte in polvere


In un giorno di Luna calante, preparate tutto l’occorrente  potete posizionarvi su di un tavolo , e fino alla fine del rituale, pensate esclusivamente all’obbiettivo, non vagate con la mente, non pensate ad altro, pensate solo a farvi giustizia.

Sul tavolo  ponete ed accendete la candela,  e unto con l’olio essenziale di lavanda. Disegnate sul foglio bianco una bocca chiusa, su cui farete, con il pennarello rosso indelebile, una bella X. Visualizza ora le bocche dei tuoi nemici che si placano e si chiudono, aggiungi ora, sul foglio, la tua ciocca di capelli e il misto di erbe, dicendo:




“Bocche grandi come il forno
io vi ordino il silenzio!
Nella busta è sigillata
la tua (vostra) lingua biforcuta
e dal male sono preservato/a!!!
Ritorna indietro quello che tu fai
e al destino pagherai.
Così voglio, così è così sarà!”



Sigillate la busta facendo colare la ceralacca, incidendo la tua iniziale, mettete la busta vicino la candela e poi seppellite la busta e i resti della candela, in un prato vino casa o in vaso del tuo balcone.


















giovedì 26 marzo 2020

LA MAGIA ROSSA









Il Mago dice che:



Da molte persone la magia rossa viene considerata “neutra”, ma questo non è la definizione esatta: è più corretto definirla come una cosa ben distinta ,sia dalla magia bianca che dalla magia nera, con riti e scopi totalmente diversi.
La magia rossa può essere applicata sia per fare il bene che per fare il male, in base a quello che si vuole ottenere , ed è una delle poche forme di magia che non ha limitazioni, può essere applicata per qualsiasi scopo, e per qualsiasi cosa, ma è bene sapere che ogni incantesimo di magia rossa è irreversibile, dunque bisogna pensarci molto bene prima di effettuarlo.
La magia rossa non è demoniaca. Infatti per la sua applicazione sono previste forze positive, tutte forze derivanti della magia bianca. Allo stesso tempo, comunque , la magia rossa prende forza anche potenze superiori,di natura benevola, a differenza della magia bianca.
La magia rossa non è la “magia dell’amore” o la “magia dei desideri” come molti la definiscono, ma è detta rossa in quanto in origine era legata all’utilizzo nella ritualistica di sangue (di animali, del richiedente o dell’operatore).
Già in uso ai tempi degli antichi Egizi essa prende il suo “nome” proprio dal colore delle tuniche indossate dai sacerdoti Tolemaici, color rosso sangue, durante i loro alti rituali.
Questo tipo di magia può essere considerata, infatti, la magia ritualistica per eccellenza, prevede l’uso di erbe, parole che devono essere recitate in un certo modo, candele, incensi, simboli e, in alcuni casi, si usa il sangue.

La magia rossa può essere dunque utilizzata per ogni settore della vita, anche per l’amore, ed è una valida alternativa per chi non si sente cosi spirituale da affidarsi esclusivamente ad una ritualistica bianca, ma teme gli esiti di un lavoro nero, infatti essa non produce effetti negativi o effetti boomerang.
La magia rossa applicata ad una problematica amorosa, si potrebbe definire una versione “soft” della magia nera, ma senza appunto necessità di effettuare maledizioni contro nessuno.










  
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COME LIBERARSI DA NOIE, FASTIDI E MOLESTIE



Il Mago dice che:


Alcune operazioni magiche possono essere fatte con l'ausilio di una comunissima  saponetta .
Poniamo ad esempio che vogliate essere lasciati in pace da una persona che vi infastidisce. Ebbene , di sabato, con la luna calante , incidete a fondo ( con una lama, uno spillo o qualche altro attrezzo adatto ) il nome e cognome  della persona in questione su una saponetta nuova .
Adoperatela normalmente , e quando , con l'uso, il nome stesso si sarà cancellato, avrete ottenuto il vostro scopo.
Sarà bene, per questa operazione , usare una saponetta di colore scuro, le saponette color pastello non vanno bene ,
si possono trovare nelle erboristerie , o tra gli scafali dei supermercati,  .
Questo sistema si utilizza per liberarsi da qualsiasi tipo di noie, fastidi e molestie ....




















mercoledì 25 marzo 2020

COME FARE LA POLENTA









Il Mago dice che:

INGREDIENTI PER 1 KG DI POLENTA 
  • 400 gr. di farina gialla sale grosso q.b.

Basta un pizzico di sale e poi si versa dolce­mente la farina gialla nell’acqua (un litro) della pentola di rame, ( o il cosiddetto  paiolo) già calda (ma non bollente). 
Questa operazione va compiuta con molta calma, per fare in modo che la farina entri nell’acqua poco per volta, al fine di evitare che si formino i grumi, che renderebbero l’impasto non omogeneo.
A dire il vero , oggi, al posto del paiolo quasi tutti usano tegami larghi con le pareti svasate dal fondo antiaderente. Poi si mescola il tutto piano piano, con un grosso cucchiaio di legno, oggi anche con una frusta d’acciaio, che va usato sempre in un solo senso. Molti usano il senso antiorario. Durante questa operazione è bene avere comunque a disposizione dell’acqua salata bollente pronta per essere aggiunta se l’impasto diventa troppo solido..
Il tempo di cottura varia anche in relazione alla consistenza che si vuol dare al prodotto: più si cuoce più l’impasto diventa duro (ovviamente per cotture prolun­gate è necessario aggiungere altra acqua); per una polenta morbida sono sufficienti 50 minuti di cottura, ma si può arrivare anche fino a un’ora e tre-quarti.
Quando la polenta è pronta la si può versare, sempre con una certa delica­tezza, sopra il tagliere, cercando di mantenere una forma tondeggiante regolare. Poi si deve aspettare un quarto d’ora, perché la polenta resta bollente per parecchio tempo.
Dopo che si è un po’ raffreddata, si può procedere al taglio delle fette. Per questa delicata opera­zione non si usano coltelli di ferro o di acciaio, perché la polenta  non può toccare il ferro, bensì, secondo tradizione, e anche per maggiore comodità, il taglio della polenta deve essere effettuato con un filo di refe, un filo di cotone abbastanza robusto.