venerdì 31 gennaio 2014

#SAN #GEMINIANO ( 31 Gennaio - Patrono di Modena )



Il Mago dice che:



Non è possibile stabilire con esattezza la data del suo episcopato. Gli studi piú recenti lo collocano tra il 342-44 e il 396 ca. E' ritenuto originario del territorio modenese e probabilmente di famiglia romana, come indica il suo nome.

La tradizione ci dice che fu diacono del vescovo Antonio a cui successe per unanime designazione dei suoi concittadini, e che per sottrarsi al gravissimo compito, fuggi da Modena, ma ben presto raggiunto, dovette piegarsi al volere divino.
Il suo governo, sempre secondo la tradizione, fu particolarmente fecondo: la conversione totale della città al Cristianesimo e la consacrazione dei templi pagani al nuovo culto. Queste notizie trovano conferma nelle condizioni generali del tempo; è proprio infatti nel sec. IV, che si realizza quella maturazione ambientale che rese il Cristianesimo preminente sul paganesimo, e che determinò Teodosio I a proclamare il Cristianesimo religione ufficiale dell'impero e a bandire il culto pagano.
Geminiano ci è presentato come uomo di molta preghiera e pietà, inoltre è ricordato il suo potere sui demoni, ed è per questo che la fama della sua santità ne portò il nome fino alla corte di Costantinopoli, dove si recò per ridonare la salute alla figlia dell'imperatore Gioviano. Episodio da ritenersi leggendario perché facilmente ricorrente nella vita di altri santi del tempo


L'acqua miracolosa di San Geminiano

San Geminiano, fatto vescovo di Modena, pensando di essere  indegno, lascia la  città e si rifugia nei boschi tra Piandelagotti e il Passo delle Radici. Qui San Pellegrino lo convince a ritornare in pianura, promettendogli che, se pianterà il suo bastone in terra, avrà dell’acqua buona come quella della sorgente alla quale è solito bere. Potrà capire che la fonte è quella promessa, e che l’acqua viene dalla montagna, dalla presenza in superficie di foglie di faggio. E così si compì il miracolo della comparsa delle acque miracolose, meta ancora oggi di pellegrinaggi, specialmente nel mese di maggio.
 San Geminiano ubbidì. Abbandonò la montagna, scese in pianura. E giunto  a Cognento, piantò il bastone nel terreno e all’istante vide uscire  un getto d’acqua chiara. Vi galleggiavano  foglie di faggio e questo era un segno che quell’acqua veniva dalla montagna. Infatti Geminiano ne bevve dal  cavo della mano e ritrovò il buon sapore".











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