Il Mago dice che
Fare le fotografie kirlian richiede uno speciale apparecchio che permette di collocare l’oggetto da fotografare nel campo elettrico tra due elettrodi, ma non a contatto di essi. Condizione importante per la riuscita, è che tutto avvenga nel buio più completo e che l’oggetto sia a contatto con la pellicola fotografica.
Per ottenere l’effetto, tra i due elettrodi viene provocata una scarica elettrica di circa duemila volt.
Per un tempo brevissimo la scarica ionizza i gas presenti nell’aria intorno all’oggetto, questa ionizzazione impressiona la pellicola e si rivela poi nella fotografia sotto forma di suggestivi aloni colorati di varie sfumature.
I colori dipendono dai gas: il neon dà l’arancione, l’azoto dà il blu, l’ossigeno il giallo. Altri fattori possono poi influire sui colori: umidità, voltaggio, tipo di pellicola usata.
Il fenomeno (scoperto nel 1937 dal russo Semyon Davidovich Kirlian, meccanico di macchine fotografiche) secondo la scienza tradizionale, non ha nulla a che vedere con bioenergie, aure vitali e cose simili, tanto è vero che si manifesta anche con oggetti di metallo e, con opportuni adattamenti, è usato anche in diverse industrie per controlli e verifiche sulle caratteristiche di molti materiali.
Secondo gli studiosi del paranormale la fotografia kirlian permette di vedere l'aura vitale o di dimostrare l'esistenza di misteriose bioenergie. Le fotografie fatte con l'effetto Kirlian mostrano infatti, attorno a una foglia o una mano, suggestivi aloni colorati, corone luminose.
I pranoterapeuti, che affermano di guarire le persone con l'energia che sprigionerebbe dalle loro mani, utilizzano la fotografia Kirlian per dimostrare di avere un'aura particolarmente sviluppata o di emettere in grande quantità dei non meglio specificati "biofotoni". Non è raro trovare, fra occultisti, guaritori e pranoterapeuti, fotografie di questo tipo messe in bella mostra sulla parete, vicino a diplomi e riconoscimenti.
L' aura mostrata nelle immagini assume caratteristiche differenti in base agli oggetti fotografati. La luce intorno
agli esseri umani appare bianca, leggermente in penombra come . Questo ha fatto pensare
agli studiosi diosservare l'anima così come essi la immaginavano.
Nel 1962 studi approfonditi mostrarono connessioni tra alcune discipline e la fotografia Kirlian, quali
l'imposizione delle mani o l'agopuntura.
Osservando l'uso di queste tecniche sotto lo sguardo spettrico della fotografia Kirlian, infatti, si sono
potute analizzare numerose sfumature di colore che sono andate a completare lo spettro dell'aura
umana influenzata dalle proprie emozioni.
Il dolore, ad esempio, è stato identificato con colori lividi e del tutto diversi da quelli osservati in qualunque
altro stato emotivo.
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Volevo ricordare che quando fate i riti proposti in questo blog , non succede come nei film ,dove tutto succede all'istante.
Le cose che volete ottenere hanno dei tempi di realizzazione più o meno brevi in base al grado di difficoltà del risultato da ottenere, perciò può servire un giorno, una settimana , un mese o un anno.. può anche non succedere nulla ( se non succede nulla potrebbe anche essere per il vostro bene oppure per il bene di altri )
Buona permanenza nel sito , se avete richieste da fare , fatele tranquillamente..