martedì 15 gennaio 2019

L'ULTIMA SIGARETTA NON SEMPRE E' L'ULTIMA



Il Mago dice che



Se avete intenzione di smettere di fumare , non arrabbiatevi se poi ci ricascherete: si sa che, anche chi riesce a smettere di fumare, finisce spesso per ricominciare dopo qualche mese.Chissà perchè...


In primo luogo, secondo diversi studi, a causare queste ricadute potrebbe essere anche una variante genetica già conosciuta per essere coinvolta nella sensibilità alla 
nicotina e nei meccanismi di dipendenza. C'è poi anche una spiegazione psicologica: sembra che l'ex fumatore ci ricasca perché si sente privato della propria identità.
Studiando un campione di fumatori, alcuni studiosi inglesi hanno ascoltato la loro esperienza, invitandoli a raccontare come avevano iniziato a fumare, i vari tentativi che hanno fatto per smettere, e ciò che avevano vissuto prima di una ricaduta nel vizio del fumo.
Così, hanno riscontrato come il fumare crei anche un’identità sociale - in quanto fortifica le relazioni tra gli individui che condividono questa dipendenza - e alimenti un senso di appartenenza al gruppo.
Questo è vero soprattutto per chi comincia a fumare da adolescente per guadagnarsi l’approvazione degli amici. Quindi, smettere di fumare è un’esperienza di “perdita”: rinunciare alla sigaretta significa seppellire la vecchia identità sociale e consolidarne una nuova, e può essere difficile. Per questo molti tornano indietro, ricadendo in questa cattiva ma rassicurante abitudine.
Ovviamente, la cosa più sana da fare è cercare delle alternative: per esempio, dedicandosi a un’attività sportiva di squadra.

QUALCHE MOTIVO PER SMETTERE DI FUMARE 
  • Un test effettuato dal Centro antifumo dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano ha trovato che accendere il fumo di 5 sigarette inquina l'aria quanto un un locomotore per treni diesel, da 2.000 cavalli. Il test ha valutato le emissioni di polveri sottili PM10, quelle con un diametro inferiore ai 10 micron (millesimi di millimetro). Negli anni scorsi, con test analoghi, lo stesso gruppo aveva calcolato che una singola sigaretta inquina da 4 a 6 volte di più dello scarico di in tir e 3 volte in più di una moto Harley Davidson.
  • I divieti di fumo all'aperto iniziano a comparire anche in Italia, nei giardini e nelle aree frequentate dai bambini. Alla finale di Champions league (maggio 2016) era vietato fumare persino nello stadio di San Siro. Ma secondo gli esperti andrebbero estesi: le sigarette infatti inquinano molto anche all'aperto. Secondo uno studio del Centro antifumo dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, a causa dei fumatori, fra le 18 e la mezzanotte, la concentrazione di polveri sottili nelle belle vie pedonali di Brera, quartiere storico di Milano, è maggiore di quella che si trova nelle vie trafficate adiacenti. 
  • Per chi getta a terra le cicche di sigaretta, le nuove norme prevedono multe che vanno dal 30 a 300 euro. Questa cifra è giustificata sia dal fatto che un singolo mozzicone impiega 3-4 anni a degradarsi sia dalla quantità di sostanze tossiche e cancerogene contenute nelle cicche. Le principali sono: nicotina (tossica per l'uomo e l'ambiente), toluene (tossico), formaldeide (tossica e cancerogena), piridina (tossico per il sistema riproduttivo), benzopirene (cancerogeno), catrame (tossico e cancerogeno), catecolo (cancerogeno), benzene (cancerogeno), metalli pesanti come nichel, cromo e arsenico (tossici cancerogeni), polonio-210 (cancerogeno in quanto radioattivo), acetato di cellulosa (pericoloso per l'ambiente)
  • Le donne che smettono di fumare percepiscono, dopo qualche mese, un aumento del volume del seno. Sono state loro stesse a riferirlo ai medici dell'Istituto Nazionale dei tumori di Milano, rispondendo a un questionario appositamente predisposto. L'effetto non è riconducibile ai chili in più che a volte guadagna chi smette di fumare; infatti, l'81 % delle donne non era aumentato di peso. I ricercatori ritengono che l'aumento di volume del seno sia dovuto al fatto che il fumo di sigaretta interferisce con il metabolismo degli ormoni sessuali femminili e, in particolare, con quello dell'estradiolo
  • Che il fumo faccia venire le rughe non è una novità. Un paio di anni fa però un gruppo di chirurghi plastici dell'università di Cleveland (Usa) ha voluto capire quali sono i segni distintivi dell'invecchiamento da sigarette, analizzando 79 coppie di gemelli, nelle quali uno dei due fumava da almeno 5 anni e l'altro no. Fra i primi, l'ovale del volto mostrava cedimenti molto più marcati, soprattutto sulle guance e sotto gli zigomi, le palpebre erano più cadenti e c'erano molte più rughe nella parte bassa del volto, fra naso e bocca e attorno alle labbra. A questo si aggiungeva un ingiallimento generale della carnagione. Altri studi in passato hanno documentato che chi fuma ha anche capelli più spenti e radi, più acne e soffre più spesso di alitosi.



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