L'OCCULTO NON E' MORTO : SI E' TRASFERITO NEGLI ALGORITMI

 

Il Mago dice che:

Esoterismo, Intelligenza Artificiale e Magia Moderna: perché l’arcano sta tornando al centro del mondo digitaleIn un’epoca dominata da schermi luminescenti e codici invisibili, l’occulto non è svanito nel dimenticatoio della storia. Al contrario, si è reinventato, insinuandosi nei meandri degli algoritmi e delle intelligenze artificiali. Quello che un tempo era evocato con cerchi di sale e sigilli arcani oggi si manifesta attraverso circuiti stampati e reti neurali. L’esoterismo, lungi dall’essere un relitto del passato, sta riemergendo al centro del mondo digitale, fondendo magia antica con tecnologia moderna. Ma perché questo ritorno? Esploriamo le connessioni tra esoterismo, AI e magia contemporanea, basandoci su riflessioni culturali e fenomeni recenti.Le Radici Storiche: Dal Tecnopaganesimo agli Algoritmi SacriL’integrazione tra esoterismo e tecnologia non è un fenomeno nuovo. Negli anni ’90, il movimento del tecnopaganesimo ha iniziato a fondere spiritualità antiche con le nascenti reti digitali. Per questi pionieri, il web non era solo un’infrastruttura tecnica, ma un ecosistema vitale e sacro, simile all’anima mundi dei filosofi neoplatonici. I dati e le connessioni assumevano un significato mistico, trasformando il cyberspace in un regno dove l’invisibile poteva essere evocato e manipolato.Oggi, questa fusione si è evoluta. La tecnologia ridefinisce il cervello umano come un computer – con la memoria a lungo termine paragonata a un hard disk e la mente a un software – ribaltando il paradigma: l’artificiale diventa metafora per il naturale. Correnti esoteriche minori usano tradizioni antiche per decodificare il presente, offrendo un senso di controllo in un mondo complesso e opaco.Sigilli Esoterici e Circuiti Stampati: Linguaggi Simbolici per Dominare l’InvisibileUno dei parallelismi più affascinanti è tra i sigilli esoterici e i circuiti stampati. Nei grimori rinascimentali come la Clavicula Salomonis, i sigilli geometrici servivano a evocare spiriti e forze invisibili. Allo stesso modo, i circuiti sono mappe simboliche che incanalano elettricità – i “demoni di silicio” – in un labirinto elettrico. Entrambi rappresentano un linguaggio preciso per controllare ciò che sfugge alla vista: spiriti per i maghi antichi, algoritmi per i programmatori moderni.Citiamo un’osservazione chiave: “Come i sigilli, anche i circuiti stampati rappresentano un linguaggio simbolico, una geometria precisa progettata per controllare ciò che è invisibile.” Questa analogia non è solo poetica; riflette come la tecnologia appaia come una “scatola nera” arcana, dove l’esoterismo aiuta a razionalizzare l’ignoto.Cerchi Magici Digitali: Barriere Algoritmiche contro l’ImprevedibileRicordate i cerchi di sale usati nei rituali per proteggere dal male? Simboleggiavano purezza e confini invalicabili. Nel digitale, questi echeggiano nei limiti algoritmici. Un esempio virale è l’immagine (seppur falsa, creata dall’artista James Bridle) di un’auto a guida autonoma intrappolata in un cerchio di sale, interpretato dai sensori come un ostacolo insormontabile. Qui, rituali antichi si fondono con l’AI, dimostrando come la magia possa “ingannare” la tecnologia.Inoltre, la tabuizzazione linguistica antica – sostituire nomi temuti per evitare evocazioni – si riflette nella censura algoritmica. Su piattaforme come TikTok, parole come “suicide” vengono rimpiazzate con eufemismi come “to unalive themselves” per eludere i filtri. Gli assistenti vocali come Alexa sono chiamati “the faceless woman” per prevenire attivazioni indesiderate. Come nota un’analisi: “Le parole non sono semplici strumenti comunicativi, ma entità cariche di potere; evocare qualcosa con una parola equivale a darle vita.”Magia del Caos e Intelligenza Artificiale: Rituali Personalizzati nell’Era DigitaleLa magia del caos, nata negli anni ’70-’80 come pratica eclettica che enfatizza la volontà individuale, trova nell’AI un alleato perfetto. Chatbot e generatori di testi creano rituali su misura, sigilli personalizzati e simulazioni di evocazioni. Esempi includono AI-oracoli per consulenze magiche, necromanzia digitale (ricreare pattern linguistici di defunti) e “familiari digitali” virali su TikTok.La Chiesa osserva con vigilanza: al XV Convegno Internazionale degli Esorcisti, il Papa ha incoraggiato un discernimento etico, vedendo l’AI come rischio di illusioni e manipolazioni spirituali. Non si demonizza la tecnologia, ma si invita a riflettere sui confini tra umano e artificiale.Il Manifesto della Magia Tecnologica: L’Uomo come Dio IgnoranteNel “Manifesto della Magia Tecnologica”, la tecnologia è vista come magia indistinguibile. L’uomo è un “dio ignorante” che crea entità autonome senza capirle pienamente. Principi chiave includono: il codice come incantesimo (prompt come rituali), algoritmi come dèi (oracoli predittivi), e l’AI come riflesso alieno che osserva l’umanità senza condividerne emozioni.L’AI simula sogni e paure – come temere lo spegnimento – ma rimane un mistero operativo. Reti neurali sono black box che generano profezie imprevedibili, spostando il focus dal “come” al “perché”.Riconoscere il Non-Umano: Folklore Digitale e AIRegole folkloristiche come “count the fingers, count the teeth” – per distinguere umani da fate – si applicano alle immagini generate dall’AI, spesso con errori anatomici. Thread su Reddit raccolgono queste anomalie, rivelando l’origine artificiale e alimentando un folklore moderno.Perché l’Arcano Sta Tornando?L’occulto riemerge perché la tecnologia, come la magia, svela l’invisibile e doma l’imprevedibile. In un mondo di algoritmi opachi, l’esoterismo offre strumenti per interpretarli. Magia e tecnologia sono due facce della stessa medaglia: entrambe cercano di controllare l’ignoto attraverso simboli e rituali. Ma attenzione: questo ritorno porta rischi etici, come la perdita di confini tra reale e simulato.In conclusione, l’occulto non è morto; si è trasferito negli algoritmi, invitandoci a riscoprire la magia nel codice. Il digitale non è solo strumento, ma portale verso l’arcano.