sabato 28 gennaio 2012

IL #TERREMOTO


Il Mago dice che:


Che cos'è un terremoto :
Il terremoto  è   la conseguenza della liberazione di una quantità di energia accumulata nel tempo nelle rocce del sottosuolo, a causa di una improvvisa fratturazione, in presenza di una cosiddetta “faglia”. 
Mentre il pianeta terra si raffreddava nel corso delle “ere geologiche” la crosta terrestre si fratturava in quelle che oggi chiamiamo “zolle o placche tettoniche” e che sono ancora galleggianti su instabili strati di rocce fuse e del magma in profondità. Questa condizione dà origine a movimenti convettivi nelle rocce fuse, movimenti lenti ma che sottoporrebbero a grandi pressioni e a diverse temperature rocce di vario tipo che, diventano “elastiche”, si deformano. Le strutture sotteranee diventano così in grado di accumulare nel tempo notevoli quantità di energia in una sorta di “effetto balestra” mentre enormi estensioni di roccia si piegano sottoposti a forze inimmaginabili. Quando uno degli strati di roccia raggiunge il punto di rottura tutta l’energia viene liberata in pochi istanti provocando grandi vibrazioni che provocano conseguenze diverse a seconda della profondità e tipologia della frattura implicata. 
Le faglie si estendono a volte per pochi chilometri altre volte per centinaia e migliaia di chilometri.
Il punto esatto dove avviene la rottura, in profondità sotto la superficie terrestre è chiamato "ipocentro"; di là si libera l’energia sismica. 
La proiezione superficiale (perpendicolare) dell’ipocentro è chiamato "epicentro".
I terremoti sono quasi nella totalità dei casi originati da movimenti di giganteschi volumi di terreno originati da forze conosciute solo in parte. Sono disponibili svariate teorie.
Quella più accreditata dice che l'intera superficie terrestre è composta da varie "placche" o "zolle continentali" sempre in movimento. I bordi di queste placche si trovano a contatto tra di loro e nel loro movimento lo sfregamento dei bordi produce un "rumore", ovviamente non udibile, un movimento meccanico "a scatti" con cicli di ricorrenza di mesi, anni, decenni, secoli e talvolta millenni, il terremoto. 
Ipotetici movimenti convettivi, prodotti cioè dalla differenza di temperatura e quindi di volume, di materiale allo stato semifluido nel mantello terrestre, procurerebbero per attrito il movimento delle strutture crostali sovrastanti in varie direzioni. Dove i moti convettivi avrebbero direzioni convergenti si originerebbero dei "confini di subduzione" dove questi movimenti fossero divergenti si originerebbero delle "dorsali".
Ai confini di subduzione le placche si scontrano, alle dorsali le placche si allontanano.
La "tettonica" è il ramo della geologia che studia i processi di deformazione della crosta terrestre. La parola viene dal tardo latino tectonicum che è dal greco tektonikos, "che concerne il costruire".
La tettonica indaga quindi il modo in cui si origina la forma attuale della superficie terrestre, come viene costruita dalle immense forze della natura.
Alcuni tipi di terremoti (di solito di modesta energia) vengono prodotti da movimenti franosi o di caduta prodotti nel sottosuolo in seguito ad erosioni di materiale provocanti il distacco di terreno e roccie dal soffitto di grotte e anfratti sotteranei. Di solito questo tipo di terremoti, benchè possano essere registrati dagli strumenti, non producono effetti sulle abitazioni a meno che il movimento franoso non vada a modificare la stabilità degli strati superficiali del terreno sovrastante.
Mentre non si conosce ancora con esattezza il motore che spinge le zolle continentali a urtarsi fra loro, sono meglio conosciuti invece i tipi di movimento superficiale a cui il suolo è sottoposto; movimenti che mettono in evidenza fratturazioni di vario tipo. I punti in cui due placche si scontrano originano porzioni di crosta notevolmente fratturate, queste fratture multiple originano di solito "sistemi di faglie" il cui comportamento è molto complesso.
Si tenga presente che ogni blocco è sempre sottoposto alla forza di gravità che tende a farlo "cadere" verso il basso, a forze "di supporto" che contrastano la forza di gravità e a tutte le forze "laterali" potenzialmente provenienti da tutte le direzioni prodotte dal movimento delle placche stesse.
Osservando più da vicino i sistemi di faglie possiamo riconoscere almeno quattro tipi di faglia. Ogni diverso tipo è in grado di originare terremoti di diversa forza e diverso impatto sulle strutture costruite dall'uomo.
Si consideri anche che non esiste quasi mai una faglia corrispondente ad uno solo di questi tipi di faglie. Le forze che agiscono sui lembi di territorio fagliato, spaccato, sono sempre multiple e quindi una faglia prevalentemente diretta può avere anche una componente trascorrente e viceversa. I movimenti illustrati di seguito sono quindi i movimenti basilari.
Faglia diretta :
La faglia diretta o faglia normale è chiamata cosè perchè la componente verticale del movimento è causata dalla naturale forza di gravità. I due blocchi sottoposti a delle forze distensive, che li allontanano, trovano o uno o ambedue spazio per scivolare in due direzioni opposte.
Faglia inversa :
La faglia inversa è sottoposta a forze di tipo compressivo, i due blocchi scivolano l'uno sull'altro e si alzano o si abbassano l'uno rispetto all'altro in base all'orientamento del piano di faglia.
Faglia Thrust :
La faglia di tipo thurst è originata, come la faglia inversa da forze di tipo compressivo ma il piano di faglia ha una angolazione molto moderata questo procura un accavallamento dei due strati, una sovrapposizione.
Faglia laterale :
La faglia laterale è originata da fenomeni di tipo trascorrente, le due forze sono applicate sul piano orizzontale e i due lembi di territorio trascorrono l'uno accanto all'altro.
Come si misura un terremoto :
I terremoti vengono rilevati tramite i sismometri i e vengono REGISTRATI dai sismografi. Attraverso la traccia sismografica, conoscendo le caratteristiche dei sensori, e dei circuiti ad essi applicati, si può risalire all’effettivo movimento del terreno.
Il terremoto viene misurato soprattutto con due scale internazionali, la scala Mercalli e la scala Richter.
La scala Mercalli dà una stima dell’intensità del sisma basandosi sugli effetti prodotti (effetti macrosismici) sulle persone, sulle infrastrutture umane e sulle strutture naturali di superficie.
La scala Richter ha lo scopo di misurare con precisione l’energia liberata dalla fratturazione delle rocce. Nella tabella che segue si propone un accostamento tra le due scale, si tenga presente che sarebbe inappropriate usare la dizione: il terremoto aveva intesità (o magnitudo) 4.2 Richter “che corrisponde a” un VI grado della scala Mercalli, ma piuttosto: “che potrebbe corrispondere”. Un sisma di magnitudo 5.0 Richter che avvenga a 100km di profondità non causerà gli stessi danni se avvenisse ad una profondità di 5km. Così come un evento sismico di magnitudo 5 provocherà differenti conseguenze macrosismiche a seconda del tipo di costruzioni o alla natura del terreno che incontrerà.
Si tenga presente che quando si parla di magnitudo ci si riferisce sempre alla scala Richter, mentre quando si parla di intensità ci si riferisce di solito alla scala Mercalli.

La scala Richter :
Fu nel 1935 che il sismologo Charles Richter (da lui il nome della scala) definì la magnitudo come: logaritmo in base 10 della massima ampiezza in micron della registrazione ottenuta con sismografo standard di un terremoto a registrato da una stazione a 100km dall’epicentro.
Esistono vari tipi di calcoli di magnitudo: Magnitudo Locale, superficiale, in durata etc… 
Attraverso varie tabelle si può conoscere l’intensità del sisma anche analizzandolo da stazioni a distanze diverse con sensori diversi. Da diversi studi compiuti in California Richter definì la seguente equazione (valida per quella regione) relativa alla magnitudo locale, equazione che forniamo a titolo puramente indicativo.




La scala Mercalli: 
Grado Mercalli ( numeri romani)
Corrispondenza  
con la scala Richter ed Effetti

  • I < 2 Impercettibile. Scossa microsismica rilevata solo dagli strumenti in prossimità dell’epicentro.
  • II < 2.5 Molto lieve. Scossa microsismica rilevata dagli strumenti anche a distanza dall’epicentro.
  • III < 3  Scossa Lieve, avvertita da alcune persone specie ai piani alti delle abitazioni, può essere confusa col passaggio di un automezzo pesante 
  • IV 3 – 3.5 Scossa Moderata, può essere avvertita da alcune persone anche ai piani bassi, di rado all’esterno.
  • V 3.5 – 4 Scossa moderatamente forte. Avvertita quasi da tutta la popolazione, alcuni vengono svegliati, i lampadari oscillano e i piccoli oggetti si muovono negli scaffali
  • VI 4 – 4.5 Scossa Forte. Tutti avvertono questo tipo di scossa che provoca spostamento di mobili e cadute di oggetti, le campane delle chiese possono suonare per effetto delle oscillazioni.
  • VII 4.5 – 5.5 Molto forte. Oscillazione di letti, incrinature alle pareti di case robuste, caduta di intonaci, movimento di tegole e comignoli, difficoltà a mantenere la stazione eretta.
  • VIII 5.5 – 5.8 Caduta di mobili pesanti all’interno delle abitazioni, guida dei veicoli disturbata, danni agli edifici gravi negli edifici in muratura, le fondamenta degli edifici sono danneggiate
  • IX 5.8-6.8 Scossa molto distruttiva, panico generale, danni alle costruzioni antisismiche, crollo di edifici, l’acqua dei laghi si agita
  • X 6.8 – 7.5 Edifici in muratura distrutti, con distruzione anche degli edifici antisismici, grandi frane, spostamento delle rotaie dei treni dalla loro sede, maremoti
  • XI 7.5 – 8 Catastrofica con distruzione totale degli edifici, apertura di fessure nel terreno, crolli di dighe, ponti, deragliamento di treni con rotaie notevolmente piegate
  • XII > 8 Scossa con distruzione totale e catastrofica di cose e persone anche proiettate in aria, trasformazioni topografiche, scomparsa di laghi e deviazione di fiumi
  Il sismometro :
Il sismometro è uno strumento, un sensore, in grado di rilevare le vibrazioni prodotte da un movimento sismico. Le vibrazioni non sono registrabili solo nell'area in prossimità dell'epicentro ma si propagano a grande distanza proporzionatamente all'entità del terremoto stesso.
I sismometri sono in grado di rilevare vibrazioni estremamente piccole anche a grande distanza.
Un sismometro trasforma la vibrazione meccanica del suolo in impulsi elettrici adatti ad essere registrati o su carta o in altre forme di registrazione elettronica.
Per poter rilevare la vibrazione di solito i sismometri usano un sistema inerziale. Una massa, dotata di una certa inerzia, è lasciata libera di muoversi rispetto al suolo. Appropriati sensori (trasduttori) trasformano la distanza tra un riferimento meccanico della massa rispetto al suo sistema di sospensioni in segnali che possono rappresentare: lo spostamento, l'accelerazione o la velocità. Da una qualsiasi di queste grandezze è possibile ricavare (relazionandole al tempo) le altre due.
Per esempio dall'accelerazione relazionata al tempo si può esprimere la velocità istantanea e di conseguenza lo spostamento assoluto rispetto al punto di riferimento.
Dalla velocità istantanea è pssibile ricavare sia lo spostamento assoluto che l'accelerazione.
Ovviamente tutte queste misure sono soggette ad un errore del quale occorre tener conto nel momento dell'analisi del sismogramma.
Un sismometro professionale deve essere in grado di rilevare il movimento del suolo almeno nell'ordine dei qualche nanometro cioè di qualche miliardesimo di metro. Un sismometro in grado di rilevare movimenti dell'ordine dei milionesimi di metro (micrometri) può essere un traguardo notevole per un sismologo dilettante e consente di rilevare la maggioranza dei movimenti tellurici in zone limitrofe alla posizione del sismometro e la maggioranza dei grandi terremoti (magnitudo maggiore di 5.0) anche a migliaia di chilometri.


SI POSSONO PREVEDERE I TERREMOTI
CON GLI ANIMALI?


Da molti secoli le cronache riportano notizie davvero straordinarie sul comportamento osservato in animali domestici (come cani, gatti, uccelli, serpenti, topi, cavalli, mucche e tanti altri ancora) prima di un terremoto. Da qualche ora prima fino a qualche giorno prima.
Vi ricordo  che non c’è ancora nulla di scientifico, e che in molti casi la nostra fantasia ci può giocare dei brutti scherzi, anche se non ci sarebbe nulla di impensabile nell’ipotizzare che gli animali possano captare i segnali premonitori dei terremoti.
Sono a conoscenza che molti animali dispongono di una sensibilità uditiva maggiore alla nostra. Infatti l’uomo è in grado di udire suoni con una frequenza dai 16.000Hz ai 20.000 Hz (hertz). Al di sotto dei 16.000 Hz si parla di infrasuoni, mentre al di sopra dei 20.000 Hz parliamo di ultrasuoni.
I cani sono in grado di udire suoni con frequenze fino ai 60.000 Hz, mentre i gatti raggiungono i 70.000 Hz.
Quindi le piccole scosse che precedono un terremoto potrebbero essere percepite da cani, gatti e altri animali, sotto forma di schiocchi e sibili ad elevate frequenze impercettibili dall’uomo. Ovviamente però ricordiamo che, per quanto siano sensibili le orecchie dei nostri amici animali, non sono paragonabili alle varie attrezzature di cui disponiamo come ad esempio i sismografi.
Naturalmente esistono anche altri parametri ambientali che possono mutare nelle ore antecedenti un sisma, oltre alle piccole scosse provocate dallo spostamento della crosta terrestre. Per fare un esempio, i cani essendo molto sensibili agli odori, potrebbero percepire le piccole quantità di gas intrappolate nelle rocce del sottosuolo che con le fratture e deformazioni della crosta terrestre possono fuoriuscire.
In svariati casi gli osservatori hanno riportato anomalie nei comportamenti di cani e gatti prima di un terremoto come cani che abbaiano a sproposito e gatti che impauriti si nascondono o rifiutano la ciotola del latte, ma questi sono anche comportamenti che normalmente non destano particolare interesse e di conseguenza non vengono nemmeno ricordati in una qualunque giornata.
Sono stati segnalati anche comportamenti insoliti da parte di rane, serpenti, e topi. Proprio come è successo nelle ore antecedenti il catastrofico terremoto in Cina del Maggio 2008, con una grandissima quantità di Rospi che attraversarono le strade a Minyang. Qualche ora a seguire ci fu il terremoto che tutti noi ricordiamo.


DI SEGUITO UNA TABELLA CHE SPIEGA 
QUALI  SON GLI ANIMALI  CHE SI
COMPORTANO IN MODO ANOMALO


SI POSSONO CREARE
TERREMOTI ARTIFICIALI?


vediamo questo video
in inglese
sottotitolato in lingua italiana
che ho messo apposta per  i visitatori stranieri del sito













                         

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