domenica 4 gennaio 2015

LE CALENDE E SAN PAOLO DEI SEGNI .


Il Mago dice che:


Sembra  che  si abbiano testimonianze delle calende   fin dal X secolo d.C., ma siccome  all’epoca l’inizio dell’anno non cadeva sempre nella data del 1° gennaio, si fissavano le calende in un periodo -della durata di dodici giorni, quanti sono i mesi dell’anno- che poteva variare nei mesi di dicembre o gennaio.
Geograficamente, il sistema delle calende meteorologiche è attestato nella tradizione delle diverse regioni della penisola al sud, come al centro e al nord, ma anche in altri paesi; in ogni territorio assumono una denominazione e una modalità di osservazione e di calcolo, assai simile.


Nel mantovano le due tipologie di calende prendevano la denominazione di calendre quelle che vanno da 1° al 12 gennaio e scalendre dal 13 al 24 gennaio; analoghe in Trentino erano denominate crescendi e calendi. Nel Veneto sia le calende progressive sia quelle regressive erano dette “zorni endegari” giorni indicatori. 
Anche nella Liguria contadina il termine calende, già usato dai romani per indicare il primo giorno di ogni mese, indicava il periodo di osservazione dei fenomeni meteorologici –dal 1° al 12 gennaio- durante il quale rilevare le previsioni per i prossimi dodici mesi.
In Romagna vi erano anche le calende estive, anch’esse chiamate calandra o calandrò, con questo sistema era pronosticato il tempo da aprile a settembre e si basavano sull’osservazione degli ultimi tre giorni di marzo e i primi tre giorni di aprile.
In Romagna, i primi dodici giorni di gennaio erano detti calandar in dialetto, ai quali si era soliti aggiungere per un riscontro i successivi dodici giorni che erano detti calandron “calendone”; qui è ricordata anche un’osservazione meteorologica per fare le previsioni, nel giorno della Conversione di San Paolo, ovvero il 25 gennaio: dalle sei del mattino alle sei di sera, ciò a ulteriore conferma o a parziale smentita alle previsioni rilevate in precedenza.

Spostandoci fuori dall’Italia le calende trovano riscontro nelle varie regioni della Spagna, dove assumono la denominazione di cabanuelas o anche cabanuelas de Santa Lucia –periodo fra il 13 dicembre 6 gennaio per le invernali e dal 2 al 25 gennaio per le cabanueals de Agosto. La denominazione di Cabanuelas ricorda la festa ebraica delle Capanne (Sukot in ebraico). A Malta sono conosciute con il nome di rwiegel, parola che deriva da regola, perché questi giorni si credeva, avessero il potere di regolare i dodici mesi dell’anno.  


A Modena , e non solo , le calende è una pratica che consiste nel mettere la notte tra il 24 e il 25, , su 12 coste di cipolle , 12 grani di sale grosso e dare ad ogni costa il nome di un mese. 
Poi li si  espone sul balcone della finestra di casa che guarda verso oriente. All’alba  si fa un’attenta lettura degli spicchi (detta “La Conta”).
Dove il sale si scioglie di più , è segno di tempo umido e piovoso , viceversa dove si scioglie di meno .





Le calende si fanno il primo giorno dell'anno e si controllano per i 12 giorni successivi .
Si può effettuare una controprova con le "descalende" facendo una media dei 12 giorni successivi  L’interpretazione va combinata con le annotazioni dei giorni conterecci, su come cioè si è comportato il tempo nei 24 giorni precedenti, attribuendo a ciascun giorno un mese dell’anno, da gennaio a dicembre nei primi dodici, e a ritroso, da dicembre a gennaio, dal 13 al 24. 
ma se il giorno di San Paolo non è scuro non hanno più significato.
San Paolo è il 25 Gennaio , questo giorno è detto "dei segni " che offrono pronostici per il futuro .
Da come si presenta il giorno si comprende come sarà l'anno.






I segni di San Paolo

  • Giorno chiaro e sereno - messi in abbondanza
  • Con pioggia o neve - carestia
  • Giorno ventoso - guerra tra i popoli
  • Giorno nebbioso - morte degli animali
Un detto del 1480 dice:


Se il giorno di san Paolo è sereno, tutta la gente starà bene; 
se il vento tirerà, la guerra si farà;
 se il vento tira forte, sarà una guerra col morto; 
se viene la nebbia e non va via, è segno sicuro di moria.
Se per San Paolo è sereno, abbondanza avremo.
Se il giorno di San Paolo è sereno
godrem l'annata e l'abbondanza in seno;
ma se fa freddo: guerra avremo ria
e se nevica o piova: carestia.
La giornata chiara di san Paolo è indice di un anno ricco di messi;
se ci sono neve o pioggia è segno del tempo di carestia;
se la giornata sarà ventosa, ci sarà discordia tra i popoli;
se sarà nuvolosa ci sarà moria di animali.




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