cerca qualsiasi argomento

sabato 22 marzo 2025

LE STREGHE PIU' FAMOSE D'ITALIA

 




Il Mago dice che:


Le streghe più famose d’Italia sono figure che emergono sia dalla storia reale, legate ai processi di stregoneria, sia dal folklore e dalle leggende popolari che hanno attraversato i secoli. Queste donne, spesso accusate ingiustamente o mitizzate, riflettono un intreccio di superstizioni, credenze pagane e repressioni religiose. Di seguito, una spiegazione dettagliata delle streghe più celebri d’Italia, con un focus su casi storici e figure leggendarie.

 Petronilla de Meath (1324) - La prima strega bruciata in Italia

Petronilla de Meath è considerata la prima donna in Europa a essere condannata al rogo per stregoneria, un evento che avvenne a Kilkenny, in Irlanda, nel 1324, ma che ha avuto un’eco significativa anche in Italia per il suo legame con Alice Kyteler, una nobildonna accusata di pratiche magiche. Petronilla era la serva di Alice, una donna ricca e influente che, dopo aver sposato quattro mariti (tutti morti in circostanze sospette), fu accusata di avvelenamento e stregoneria dal vescovo locale, Richard de Ledrede. L’accusa sosteneva che Alice e i suoi seguaci, inclusa Petronilla, avessero compiuto atti di magia nera, tra cui sacrifici animali e invocazioni demoniache. Mentre Alice riuscì a fuggire grazie alle sue connessioni, Petronilla fu catturata, torturata e costretta a confessare. La sua condanna al rogo segnò l’inizio di un precedente per i futuri processi alle streghe in Europa, influenzando anche l’Italia, dove la Chiesa avrebbe poi intensificato la persecuzione delle presunte streghe.

 Pierina de Bugatis e Sibilla Zanni (1390) - Le streghe di Milano

Nel 1390, a Milano, Pierina de Bugatis e Sibilla Zanni furono protagoniste di uno dei primi processi documentati per stregoneria in Italia. Le due donne furono accusate di partecipare a raduni notturni, i cosiddetti "sabba", guidati da una misteriosa figura chiamata "Madona Horiente", che gli inquisitori identificarono con la dea pagana Diana. Secondo le confessioni estorte sotto tortura, partecipavano a banchetti, danze e riti in cui veneravano questa entità, che si diceva avesse piedi di capra e poteri profetici. Il processo, celebrato in Piazza Sant’Eustorgio, si concluse con la loro condanna al rogo. Questo caso è significativo perché mostra come le credenze pagane locali venissero reinterpretate dagli inquisitori come culti satanici, un fenomeno comune nella demonizzazione della stregoneria italiana.

   Le streghe di Triora (1587-1589) - La "Salem d’Italia"

Triora, un piccolo borgo in Liguria, è noto come la "Salem d’Italia" per il feroce processo alle streghe avvenuto tra il 1587 e il 1589. In quegli anni, la regione fu colpita da una grave carestia, e la popolazione locale attribuì la colpa a un gruppo di donne, accusate di aver causato il disastro con malefici. Circa 35 donne e un uomo furono arrestati, interrogati e torturati dall’Inquisizione genovese. Tra le accusate spiccano nomi come Isotta Stella e Franchetta Borelli, che divennero simboli di questa vicenda. Le imputazioni includevano patti con il diavolo, sabba nella "Cabotina" (una casa fuori dal paese), e l’uccisione di neonati. Sebbene non tutte siano state giustiziate – alcune morirono in carcere per le torture, altre furono esiliate – il processo segnò profondamente Triora, che oggi ospita un Museo Etnografico e della Stregoneria per ricordare questi eventi. La vicenda riflette il clima di paura e isteria che caratterizzò la fine del XVI secolo.

 Le Janare di Benevento - Figure leggendarie del folklore

Le "janare" sono forse le streghe più famose del folklore italiano, legate alla città di Benevento. Il termine deriva probabilmente da "Dianara" (seguace di Diana) o da "ianua" (porta), e si riferisce a donne che, secondo la tradizione, si riunivano sotto un noce secolare per celebrare sabba. Si diceva che rapissero cavalli e asini dalle stalle per cavalcarli fino allo sfinimento, o che contassero i grani di sale sparsi davanti alle porte per entrare nelle case. Le leggende risalgono ai culti pagani dei Longobardi, che veneravano divinità legate alla natura, ma nel Medioevo queste figure furono demonizzate. Tra il XV e il XVI secolo, molte donne beneventane furono processate e bruciate per stregoneria, spesso dopo confessioni estorte con la tortura. Il "noce di Benevento" divenne un simbolo così potente che nel 1860 fu abbattuto per ordine ecclesiastico, ma le storie delle janare sopravvivono ancora oggi nella cultura popolare.

 Aradia - La strega mitologica della tradizione toscana

Aradia è una figura semi-mitologica resa famosa da Charles Godfrey Leland nel suo libro Aradia, o il Vangelo delle Streghe (1899). Secondo Leland, che raccolse testimonianze da una presunta strega toscana di nome Maddalena, Aradia era la figlia della dea Diana, inviata sulla Terra per insegnare la stregoneria ai poveri e agli oppressi come strumento di liberazione. Si narra che fosse una strega reale, condannata a morte a Volterra nel Medioevo, ma che la sua cella fu trovata vuota il giorno dell’esecuzione, alimentando il mito della sua natura soprannaturale. Sebbene gli studiosi dubitino della veridicità storica di questa figura – Leland era noto per abbellire le sue storie – Aradia è diventata un’icona della moderna "stregheria" neopagana italiana, rappresentando una visione positiva della stregoneria come resistenza al potere.

 Anna Göldi (1782) - L’ultima strega d’Europa

Anche se Anna Göldi è legata alla Svizzera, la sua storia ha avuto risonanza in Italia per la vicinanza geografica e culturale. Nata nel 1734 in una famiglia povera, Anna lavorò come domestica per la famiglia Tschudi a Glarona. Nel 1780 fu accusata di aver stregato la figlia del suo datore di lavoro, Anna Maria, che vomitava spilli dopo aver mangiato biscotti offerti dalla donna. Arrestata nel 1782, fu torturata e confessò di aver fatto un patto con il diavolo. Fu decapitata il 13 giugno 1782, diventando l’ultima persona giustiziata per stregoneria in Europa. La sua vicenda, avvenuta in un’epoca in cui la caccia alle streghe era in declino, evidenzia come le superstizioni persistessero anche al confine con l’Italia.

Considerazioni finali

Le streghe più famose d’Italia si dividono tra realtà storica e mito. Figure come Petronilla, Pierina, Sibilla e le donne di Triora sono vittime di un’epoca di intolleranza e paura, mentre le janare e Aradia rappresentano una tradizione folkloristica che affonda le radici nei culti pagani precristiani. Queste storie mostrano come la stregoneria in Italia sia stata un fenomeno complesso, influenzato da credenze locali, repressione religiosa e dinamiche sociali. Ancora oggi, borghi come Triora e Benevento celebrano questo passato con musei e feste, trasformando un capitolo oscuro in un elemento di fascino culturale.



















Nessun commento:

Posta un commento

TUTTI I CONTENUTI DI QUESTO BLOG SONO IL FRUTTO DI UNA MIA RICERCA CONTINUA DI ARGOMENTI RIGUARDANTI LA MAGIA E IL MISTERO ECC, PROVENGONO DALLA TRADIZIONE POPOLARE, DAL WEB, DA GIORNALI , RIVISTE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE ( visto che l'hanno inventata perche non sfruttarla?) QUINDI NON DI MIA PROPRIETA , QUALORA CI FOSSERO PROBLEMI VERRANNO RIMOSSI IMMEDIATAMENTE ..
Volevo ricordare che quando fate i riti proposti in questo blog , non succede come nei film ,dove tutto succede all'istante.
Le cose che volete ottenere hanno dei tempi di realizzazione più o meno brevi in base al grado di difficoltà del risultato da ottenere, perciò può servire un giorno, una settimana , un mese o un anno.. può anche non succedere nulla ( se non succede nulla potrebbe anche essere per il vostro bene oppure per il bene di altri )
Buona permanenza nel sito , se avete richieste da fare , fatele tranquillamente nei comennti in fondo alla pagina..