Il Mago dice che:
L'ombrello è un oggetto che serve a riparare l'uomo dalle intemperie ,quali la pioggia, la neve, la grandine e il sole troppo caldo ( la parola ombrello deriva proprio da ombra, a dimostrazione che i primi servissero proprio per ripararsi dal sole).
Non si conosce di preciso né il periodo, né il luogo in cui l'ombrello fu inventato. Si crede che derivi dall'oriente (Giappone, Cina o India); alcuni pensano che fosse presente anche nell'antico Egitto. In Cina era associato al culto dell'Imperatore, come oggetto sacro; nell'Egitto dei Faraoni era consentito usarlo solo ai nobili; in Giappone proteggeva i Samurai ed ora è un vero e proprio simbolo nazionale. Nella Grecia classica era utilizzato prevalentemente dalle donne nell'ambito del culto di Dionisio, mentre durante l'Impero Romano veniva usato come accessorio di abbigliamento vezzoso e seducente dalle donne più ricche. Infine entrò anche nell'iconografia pontificia come oggetto di pertinenza del Papa. L'ombrello è un oggetto antichissimo, che ha avuto durante i secoli varie funzioni, ma non quella per cui è utilizzato oggi, che è di riparare dalla pioggia.
Fino al Settecento l'ombrello (che era costruito con la pelle o, successivamente, con tela cerata) è rimasto un oggetto in uso solo fra i nobili e le classi abbienti ed era portato da un servo come distintivo onorifico. Per la pioggia si usavano mantelli e cappucci. Solo nell'Ottocento si è iniziato a diffondere l'uso dell'ombrello come parapioggia; occorre dire che anche oggi in molti paesi del Nord Europa l'ombrello viene considerato come un accessorio un po' stravagante e preferiscono bagnarsi, piuttosto che portarne uno.
A Gignese (vicino a Verbania ) esiste un Museo dell'Ombrello e del Parasole, unico al mondo, che racconta non solo la storia dell'oggetto, ma anche quella degli ombrellai del Vergante e del Mottarone. Nell'Ottocento questi erano diventati una forte corporazione di artigiani itineranti, dotata persino di un gergo segreto per trasmettere i segreti del mestiere senza essere compresi dai non iniziati.
Non si conosce di preciso né il periodo, né il luogo in cui l'ombrello fu inventato. Si crede che derivi dall'oriente (Giappone, Cina o India); alcuni pensano che fosse presente anche nell'antico Egitto. In Cina era associato al culto dell'Imperatore, come oggetto sacro; nell'Egitto dei Faraoni era consentito usarlo solo ai nobili; in Giappone proteggeva i Samurai ed ora è un vero e proprio simbolo nazionale. Nella Grecia classica era utilizzato prevalentemente dalle donne nell'ambito del culto di Dionisio, mentre durante l'Impero Romano veniva usato come accessorio di abbigliamento vezzoso e seducente dalle donne più ricche. Infine entrò anche nell'iconografia pontificia come oggetto di pertinenza del Papa. L'ombrello è un oggetto antichissimo, che ha avuto durante i secoli varie funzioni, ma non quella per cui è utilizzato oggi, che è di riparare dalla pioggia.
Fino al Settecento l'ombrello (che era costruito con la pelle o, successivamente, con tela cerata) è rimasto un oggetto in uso solo fra i nobili e le classi abbienti ed era portato da un servo come distintivo onorifico. Per la pioggia si usavano mantelli e cappucci. Solo nell'Ottocento si è iniziato a diffondere l'uso dell'ombrello come parapioggia; occorre dire che anche oggi in molti paesi del Nord Europa l'ombrello viene considerato come un accessorio un po' stravagante e preferiscono bagnarsi, piuttosto che portarne uno.
Le usanze relative all'ombrello sono tante qui di seguito ne citerò solo alcune, vediamole :
- E' assolutamente vietato aprire un ombrello in casa , a meno che non sia rivolto con la punta verso terra : il farlo è un gesto che porta jella , quindi è meglio vigilare che neppure ignari famigliari compiano questo atto.
- Quando lo mettete ad asciugare in casa non andrà mai messo al centro di una stanza , nè in prossimità del letto bensì in un angolo dove nessuno possa inciamparvi.
- Assolutamente vietato aprire un ombrello all'ippodromo perche se giocate il gesto porterà sfortuna a voi.Se non giocate porterà sfortuna a chi vi sta osservando e ha , invece effetuato la puntata.
- Porta fortuna avere un ombrello sempre pronto nell'anticamera di casa : servirà ad evitere ogni genere di spiacevoli imprevisti .
- Se state passeggiando con un ombrello (chiuso) di quelli con il manico curvo e vi capite di incontrare una persona ritenuta menagramo , potrete neutralizzarne l'effetto mettendovi subito l'ombrello sull'avambraccio.
- Non si dovrà mai dimenticare di riparare un ombrello rotto o scucito : il non farlo porta gravi ritardi o impedimenti in qualcosa che ci sta a cuore.
A Gignese (vicino a Verbania ) esiste un Museo dell'Ombrello e del Parasole, unico al mondo, che racconta non solo la storia dell'oggetto, ma anche quella degli ombrellai del Vergante e del Mottarone. Nell'Ottocento questi erano diventati una forte corporazione di artigiani itineranti, dotata persino di un gergo segreto per trasmettere i segreti del mestiere senza essere compresi dai non iniziati.
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TUTTI I CONTENUTI DI QUESTO BLOG SONO IL FRUTTO DI UNA MIA RICERCA CONTINUA DI ARGOMENTI RIGUARDANTI LA MAGIA E IL MISTERO ECC, PROVENGONO DALLA TRADIZIONE POPOLARE, DAL WEB, DA GIORNALI , RIVISTE , QUINDI NON DI MIA PROPRIETA , QUALORA CI FOSSERO PROBLEMI VERRANNO RIMOSSI IMMEDIATAMENTE ..
Volevo ricordare che quando fate i riti proposti in questo blog , non succede come nei film ,dove tutto succede all'istante.
Le cose che volete ottenere hanno dei tempi di realizzazione più o meno brevi in base al grado di difficoltà del risultato da ottenere, perciò può servire un giorno, una settimana , un mese o un anno.. può anche non succedere nulla ( se non succede nulla potrebbe anche essere per il vostro bene oppure per il bene di altri )
Buona permanenza nel sito , se avete richieste da fare , fatele tranquillamente..